martedì 9 febbraio 2021

Barbarian (quello della Psygnosis)

 


Barbarian - 1987 - Versione Amiga


Ci sono giorni che restano memorabili nella vita di un videogiocatore. Tra questi sicuramente rientrano quelli in cui si ha un primo contatto con una nuova macchina da gioco, soprattutto se lo si ha con una di quelle macchine che poi ti accompagneranno per tanti anni. Così ricordo con affetto la prima volta che toccai con mano l'Amiga: fu a casa del mio solito compagno di banco del liceo (che nel frattempo non era più nella mia stessa classe), un non ben definito giorno di fine autunno del 1987.




Mi mostrò alcuni giochi e alcuni programmi di utilità, e la maggior parte del tempo fu monopolizzato da Defender of the Crown e dal Sonix, il software con cui fare musica di cui ho già avuto modo di parlare. Tuttavia quel giorno il mio amico mi fece però provare, anche se per pochi istanti, una manciata di altri giochi. Nessuno mi impressionò particolarmente tranne uno, il qui presente Barbarian.



A ben vedere non mi colpì la grafica di questo gioco (benché fosse, per l'epoca, molto bella), ma il sistema di gioco: il barbaro protagonista del gioco non veniva manovrato direttamente col joystick, ma tu, agendo col mouse su delle grosse icone presenti in fondo allo schermo, impartivi le varie azioni che lui avrebbe eseguito. Questo sistema oggi appare a dir poco scomodissimo, ma per l'epoca era un vero e proprio cambio di paradigma: giocare col mouse, una cosa impensabile fino a pochi mesi prima! 



L'idea che mi feci in quei pochi istanti di prova non si rivelò poi essere precisamente quella giusta: mi ero fatto l'idea che fosse un gioco quasi più basato sul ragionamento che sull'azione, un gioco dove schermata per schermata bisognasse basarsi sull'osservazione dell'ambiente da cui poi dare i giusti comandi al nostro omino per farlo arrivare al quadro successivo. Nella realtà Barbarian è semplicemente un gioco d'azione con un sistema di comandi molto scomodo e pochissimo reattivo. Le animazioni, checché ne dicessero su Zzap!, erano lente, goffe e appena iniziavano non c'era modo di interromperle. Azzeccare il punto esatto dove fermarsi per tentare, ad esempio, un salto, era di una scomodità insuperata e in definitiva la frustrazione era dietro l'angolo. Nulla che, con un po' di pratica, non si potesse superare, ma il gioco era palesemente impostato sull' "impara a memoria ogni passaggio e rispetta i tempi". 



Per fortuna il gioco non era così lungo, e per un giocatore esperto che sapesse bene cosa fare e come fare, era possibile terminare l'avventura in una ventina di minuti. Fu così che il fascino che esercitò su di me quel primo incontro si infranse immediatamente non appena ebbi il gioco nella mia disponibilità, e finì che non portai mai a termine l'avventura per manifesto disinteresse da parte mia. Non aiuta in tal senso una grafica davvero lenta e povera, con scrolling che sembra programmato in basic per inefficienza e problemi vari con la palette dei colori. Il sonoro campionato male e a volte buggato non risolleva la situazione e, in definitiva, Barbarian è un gioco veramente mediocre, almeno nella sua incarnazione per Amiga.



Nessun commento:

Posta un commento