lunedì 6 giugno 2022

Koala Painter (Koala Paint)

 


Koala Painter - 1983 - per Commodore 64


Sono veramente pochissimi i programmi "applicativi" che ho utilizzato sul Commodore 64, ho difficoltà a contarne una decina, ma tra questi pochi la posizione principe nella mia classifica personale ce l'ha senza alcun dubbio il Koala Painter, il precursore di tutti i programmi di disegno moderni, nonché il primo programma che abbia mai avuto che mi consentisse di disegnare liberamente sullo schermo. E nel 1984 non era una cosa da poco: utilizzare lo schermo della tv per scrivere, paciugare, disegnare cazzi e via dicendo dava delle sensazioni fantastiche, ti sembrava di essere come il Brunelleschi quando scoprì come fare la prospettiva. L'esaltazione era tale che chiamavi amici e parenti per far vedere loro che potevi disegnare sullo schermo come se fosse su una lavagna. Una cosa impensabile fino a quel momento.


Il Koala Painter era il software venduto in bundle col Koala Pad, una tavoletta grafica nata appunto per il disegno su schermo a mano libera. Ogni tanto capitava di vedere nelle schermate introduttive di certi videogiochi commerciali delle scritte disegnate in stampatello, e si usava dire con aria saccente: "vedi, qui hanno usato una tavoletta grafica", alimentando in questo modo la leggenda relativa a questo fantastico dispositivo per ricchi. Ovviamente nessuno di noi ne aveva mai vista una dal vivo, se non alle fiere del settore, e utilizzavamo molto più mestamente il Koala Painter con il semplice joystick.



Non era facile per nulla disegnare spostando il pennino virtuale col la leva del joystick, e infatti - dopo aver cazzeggiato un po' con l'effetto "mirror" (che sarà poi utilizzato con maggior soddisfazione sull'Amiga, ma ne parlerò nel prossimo articolo), con i solidi e il riempimento, iniziai a sviluppare la tecnica del "pixel alla volta", cioè disegnavo mettendo un pixel in un punto, poi spostando il puntatore sul pixel di fianco e così via. Ci misi un pomeriggio, ad esempio, a disegnare il castello di Neuschwanstein un puntino alla volta, e mi venne anche bene. Peccato che all'epoca non avevo ancora il driver per i dischetti, per cui... addio al mio disegno una volta spento il Commodore 64!



Ciò non di meno mi divertii un sacco con questo piccolo software, che oggi può sembrare senz'altro semplicistico, ma che per l'epoca era davvero fantastico. Un ottimo prodotto che per essere utilizzato seriamente necessitava però di una postazione con driver per floppy disk e di una tavoletta grafica, una combo che veniva a costare più del C64 stesso e che quindi mi potevo solamente sognare.

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