Labyrinth of Galleria: The Moon Society - 2020 - Versione Playstation 5
Potrei dire mille cose su questo gioco, anzi magari dovrei farlo, ma cercherò di andare subito al sodo: se ti piacciono i giochi di ruolo giapponesi nella loro declinazione "dungeon crawler" di meglio non puoi trovare. Labyrinth of Galleria: The Moon Society è un gioco lungo, appagante, semplice da giocare ma complesso nelle sue meccaniche (il che si traduce in tante possibilità da sperimentare durante il gioco), tecnicamente non eccelso ma fa assolutamente il suo dovere, e lo fa anche con classe.
Per farti capire di che gioco parliamo potrei citarti il famoso Etrian Odyssey, che è un titolo sostanzialmente strutturato allo stesso modo, ma - non me ne vogliano i fan di questa saga - la Nippon Ichi ha fatto di molto meglio. In ogni caso: si va in giro per labirinti composti a caselle e ci si scontra con nemici attraverso combattimenti a turni (esattamente come succedeva già nel vetusto Bard's Tale nel 1985). La mappa si disegna da sola (contrariamente ai due giochi che ho appena citato) ma è anche possibile aggiungere note personali. Il party si struttura con fino 15 componenti (raggruppati in cinque gruppi), e ciascuno dei membri ha un ruolo e una diversa tipologia di armamento.
Il gameplay è tenuto insieme da una storia lunga e complessa, in un formato simile a quello di una visual novel. Che è esattamente quello che non sopporto in un videogame! Pensa che ci sono delle sequenze che durano tranquillamente mezz'ora, cioè parliamo di mezzore di dialoghi più o meno inconcludenti (tra l'altro in inglese) tra i personaggi. Roba da suicidio per il sottoscritto, ma che invece può essere anche piacevole ed interessante per altri. Va a gusti, e il gioco ti dà la possibilità di seguire questa storia come di fregartene altamente e di pensare solo a giocare. Io ho iniziato a saltare queste scenette praticamente quasi subito, per cui ammetto di avere solo una vaga idea di come si sia sviluppata la trama durante le comunque 130 ore di gioco che mi Labyrinth of Galleria mi ha regalato.
La trama è talmente complessa che quando il gioco, dopo una sessantina di ore, sembra finire perché sconfiggi il boss finale e vieni riportato alla schermata dei titoli, in realtà inizia una sorta di "seconda stagione", con ambientazioni, party, nemici e quant'altro completamente diversi. E una volta finita anche questa fase, dopo altre trenta o quaranta ore, sconfitto il nuovo boss finale si viene catapultati in una terza parte ancora diversa e che ti porterà via un'altra corposa manciata di ore! Insomma un gioco infinito che per fortuna si reinventa con nuove meccaniche ogni volta che si pensa di aver ormai visto tutto.
Dal punto di vista tecnico invece il gioco resta un po' datato, soprattutto perché è praticamente identico a quel Labyrinth of Refrain che ho recensito ben quattro anni fa (vedi qui). Praticamente i due giochi sembrano lo stesso titolo per grafica, meccaniche e interfaccia utente. E' molto simile anche il layout del primissimo labirinto... insomma in un primo momento ti chiedi se questo gioco non sia un pacco! Ma per fortuna non è così, e Galleria batte Refrain nettamente sotto tutti i punti di vista.
Tirando le somme ho davvero amato questo gioco e sono arrivato in fondo per niente stanco, malgrado il numero elevato di ore che vi ho dedicato. Il design è veramente perfetto, il giocatore si sente sempre incentivato e la difficoltà è calibrata quasi alla perfezione senza lasciare mai il giocatore impantanato (ad eccezione per il boss finale della seconda sezione, che è impossibile da battere se non si attua una specifica strategia). Quindi consiglio questo titolo senza riserve a chiunque possa interessare il genere.
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