Dark Souls Remastered - 2018 - Versione Playstaion 4
Chi se ne importa se la grafica è un tantino datata e spigolosa? Chi se ne importa anche se la trama è criptica e apparentemente inutile? Dark Souls resta un giocone di prim'ordine a prescindere da tutto questo, un concentrato di puro godimento ludico, e penso che questo possa valere per tutti, e non solo per chi, come me, ci aveva già giocato un po' di anni fa nella sua versione base.
Del resto questo gioco - spesso si tende più o meno volutamente a dimenticarlo - non ha raggiunto il successo straordinario e la fama che ha solo per la sua nomea di gioco difficile, né per particolari doti tecniche con cui sia stato realizzato (anzi!). Dark Souls ha avuto successo perché è bello da giocare, affascinante da esplorare, esaltante nei combattimenti coi boss, magnifico come esperienza fantasy.
Le sue innumerevoli ambientazioni, così diverse le une dalle altre ma così straordinariamente coerenti, trasformano la quarantina di ore necessarie per terminare il gioco in un indimenticabile viaggio attraverso luoghi e sensazioni che non ti dimenticherai mai più. La natura stessa del gameplay impone che ogni singolo passaggio, ponticello, striscia di terra, torretta o stanza, siano luoghi dove ci si dovrà soffermare più e più volte, in un meccanismo che finirà per rendere questi posti impressi nella mente del giocatore, quasi come luoghi reali dove gli sembrerà di esserci stato per davvero. Ogni località, inizialmente spaventosa, diventerà quindi un luogo ben conosciuto, quasi familiare. Una situazione affascinante, non credi?
Parliamo un attimo della difficoltà di questo gioco. Dark Souls è oggettivamente un titolo punitivo. Spesso si dice che ogni nemico, anche il più stronzo, sia in grado di ucciderti se non lo affronti con la giusta concentrazione. E questo è vero: i mob sono implacabili e vanno eliminati sapendo come agiscono, per evitare di essere malamente colpiti. Una volta che si impara ad affrontare il nemico, però, diventerà semplice averne la meglio (sempre che, per l'appunto, si tenga in ogni momento ben presente chi si ha di fronte e come vada affrontato).
Questo discorso vale anche per gli innumerevoli boss disseminati per il gioco. La conoscenza del nemico è quindi uno degli aspetti fondamentali del gioco, e tale conoscenza potrai fartela solo a suon di morti, è vero, ma è pur vero che nessun ostacolo sarà veramente insuperabile, magari se si ha l'accortezza di costruire il proprio personaggio in modo coerente.
Inutile dire che, conoscendo già piuttosto bene tutti i nemici e i boss del gioco, non ho trovato per niente difficile la mia partita con questa versione remastered, forse anche gazie al fatto che il gioco è molto più fluido di quanto non fosse su PS3: praticamente sarà morto "solo" 20 volte in 40 ore di gioco, sconfiggendo quasi sempre i boss al primo o al secondo tentativo. L'unico vero ostacolo l'ho trovato nel boss principale dell'unico DLC del gioco, che è presente in questa versione remastered: mi ha richiesto qualcosa come una ventina di tentativi prima di capire come fare ad affrontarlo nel modo giusto e averne la meglio. Del resto era l'unico boss che non conoscevo, ed è probabilmente il più difficile del gioco!
L'altro punto che, a mio parere, rende ancor più difficile il gioco, lo ritrovo nella sua natura per così dire open world: spesso si aprono diverse strade e ho trovato davvero difficile capire, all'inizio, da che parte andare per prima, visto che comunque i nemici tendono a farti il culo, se non sai come affrontarli, da qualunque parte tu vada. Insomma è difficile capire il percorso giusto da seguire se ci si basa solo sulla difficoltà dei nemici, e del resto non c'è null'altro nel gioco che ti possa dare indizi in tal senso. Per questo ti consiglio, se vuoi iniziare Dark Souls, di vedere su una guida almeno in che ordine affrontare le varie aree.
Quindi riassumendo: sapendo da che parte andare, sapendo come affrontare mob e boss, sapendo infine anche come fare una build del personaggio abbastanza mirata, ho trovato il gioco praticamente una passeggiata! E ho goduto. Dark Souls è veramente un titolo magico.
Persino l'aumento di livello, che singolarmente sembra in pratica ininfluente, nella realtà costituisce, livello dopo livello, un sviluppo del personaggio molto influente nelle dinamiche del gioco: altra fonte di godimento per me imprescindibile!
Ci sarebbero tantissime altre cose da dire su questo splendido gioco, ma mi fermo qui per non diventare stucchevole, affermando però che si tratta davvero si uno dei miei titoli preferiti di tutti i tempi.
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