mercoledì 25 settembre 2019

H.E.R.O. sul C64



H.E.R.O. - 1984 - Versione Commodore 64


Quando questo gioco uscì per l'Atari 2600 se ne parlò moltissimo, era pubblicizzato ovunque ed ebbe, ne sono certo, anche un meritato successo di critica e pubblico. A me però questo gioco non convinceva per niente, e quindi non mi sfiorò mai il pensiero di spendere le 90.000 lire richieste (circa  125 euro odierni) per un gioco che a mio parere non era minimamente di mio gradimento.
Diciamo che ci avevo visto giusto, e ne ebbi la riprova quando mi capitò di giocare ad H.E.R.O. qualche mese dopo sul mio nuovo e fiammante Commodore 64.



H.E.R.O. può essere definito un gioco di esplorazione, in cui bisogna scendere, un po' svolazzando e un po' zompettando, in fondo ad alcune grotte in cerca di minatori da salvare. L'idea è buona e la realizzazione tecnica, soprattutto sul vetusto Atari VCS, era di prim'ordine. Sul C64 la grafica è stata ovviamente migliorata, ma la sostanza rimaneva sempre la stessa, quindi nulla di sconvolgente. Ma il vero problema del gioco è che, fondamentalmente, ti richiede di imparare a memoria il percorso da compiere in ogni grotta (che mi pare siano in tutto una ventina), senza lasciare quasi mai spazio né all'improvvisazione né all'abilità del giocatore.



In un certo senso H.E.R.O. è un po' una versione primordiale di quel Rick Dangerous di cui ho parlato qualche giorno fa, e in effetti alcuni elementi del gioco, come ad esempio il posare la bomba premendo lo stick verso il basso per far esplodere nemici e barriere varie, sono esattamente gli stessi.
Come ho avuto modo altre volte di scrivere, non amo questa tipologia di sfida, anzi penso che sia proprio l'antidivertimento, per cui H.E.R.O. non ha mai catturato la mia attenzione per più di 10 minuti, oggi come 35 anni fa.
Non so se consigliartelo o no, ma probabilmente c'è molto di meglio su cui passare il proprio tempo.


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