mercoledì 18 settembre 2019

Rick Dangerous 1 & 2 su Amiga




Rick Dangerous 1 & 2 - 1989 & 1990 - Versione Amiga


Ricordo che all'epoca un gruppo di miei amici (tutti più o meno ventenni) si incontrava per passare interi pomeriggi a giocare tutti insieme a questi due Rick Dangerous su Amiga. Una volta ho assistito ad una di queste sessioni ma non ne rimasi impressionato più di tanto: ad una prima occhiata trovai la grafica intrigante e quindi il mio interesse ne fu catturato, ma poi mi convinsi che questo tipo di gioco non facesse per me, ed archiviai Rick e le sue avventure senza nemmeno provare a fare una partita. Adesso, dopo 25 anni abbondanti, ho voluto riprendere in mano questi due vecchi titoli, convinto che all'epoca mi potessi anche essere sbagliato (soprattutto considerando il successo e la diffusione che ebbero questi giochi), per giungere oggi alla conclusione che... non mi sbagliassi affatto!



A mio parere Rick Dangerous è l'anti-divertimento. Poteva essere un platform, ma platform non è, visto che il gameplay è la fiera del salto nel buio, dove la morte arriva in continuazione fintanto che non si impara come e dove saltare. Poteva essere un gioco d'azione, ma i proiettili contati per eliminare dei nemici che invece respawano (si rigenerano) continuamente, e i salti millimetrici necessari per non morire ad ogni passo, non fanno certo di Rick Dagnersous un gioco d'azione in cui conta l'abilità e la capacità di improvvisare. Poteva allora essere una sorta di puzzle game, ma gli elementi sopracitati ne fanno un gioco dove il ragionamento non conta per nulla.


Allora cos'è Rick Dangerous (e il suo seguito, che è praticamente solo una collezione di nuovi livelli)? Possiamo definirlo un gioco di esplorazione, con elementi platform e d'azione, dove però si progredisce solo ed esclusivamente a suon di prove ed errori, collezionando morti e dovendo memorizzare quale strada prendere (in caso di bivi), e come fare i salti, altrimenti si finisce per atterrare su uno spuntone mortale, o in braccio ai nemici.


L'ambientazione è affascinante anche se a ben vedere la realizzazione tecnica è, se non minimale, comunque definibile povera. Grafica alla lunga ripetitiva, sonoro imbarazzante (con delle urla che sembrano emesse da un programmatore che si vergognava di doversi campionare), fluidità invece ottima ma senza alcun orpello o effettistica su schermo (tipo parallasse ecc).


Cosa c'è quindi di bello nel giocare a Rick Dangerous? Ecco, secondo me non c'è niente, ma considerato quanta gente lo ha invece amato (a partire dal drappello di miei amici citati in apertura), sicuramente anche Rick Dangerous ha un suo perché, e io chi sono per criticarlo? Io lo trovo frustrante e difficile, ma soprattutto non vedo uno scopo nel progredire visto che non dà nulla come ritorno al tempo impegnato per risolverlo, non ha dei contenuti di alcun tipo che vengano sbloccati, se non il semplice accesso al livello successivo, e si parla in tutto di 4 o 5 livelli per titolo... un po' poco.
In tutta sincerità, come già avevo concluso tanti anni fa, credo che ci siano millemila metodi migliori per impiegare il proprio tempo che non sbattere la testa contro questi giochi, e la cosa vale tanto più oggi che di tempo libero ne abbiamo sempre meno.


Nessun commento:

Posta un commento