domenica 29 dicembre 2019

Defender: il mio primo gioco per l'Atari



Defender - 1982 - versione Atari 2600


Defender è il gioco con cui arrivò a casa mia l'Atari VCS,  per cui ho un certo affetto nei confronti di questa cartuccia. 
Tecnicamente è povero ed afflitto da sfarfallamenti talmente evidenti da rendere impossibile una foto dello schermo in cui si vedano contemporaneamente tutti gli elementi di gioco. Ma ciò non di meno il titolo è giocabile e, secondo me, abbastanza divertente da meritare qualche partita. 


Rispetto alla versione da bar  le montagne vettoriali sono sostituite da cubetti azzurri che forse possono essere intesi come i grattacieli di una città, le esplosioni sono fatte con sprite ridicoli (altro che gli effetti e le particelle impazzite viste nel cabinato), ma soprattutto è la difficoltà ad essere passata dall' estremamente complicato, con una mezza dozzina di tasti necessari per comandare la navetta nella versione da sala, al molto semplice della versione casalinga, dove si deve fare tutto (sparare, lanciare la bomba e fuggire iperspazio), con un solo tasto. La difficoltà del gioco è quindi molto bassa, grazie anche al generoso rifornimento di vite extra, e non dovrebbe quindi meravigliare se, undicenne, riuscivo a farmi durare una partita anche 4 ore!


Ho il ricordo vivissimo di lunghi pomeriggi invernali in cui passavo le ore giocando a questo Defender, in compagnia di mia madre che magari stirava ascoltando la radio. Sapevo già allora che questo Defender non era certamente un gioco stupendo, ma fu la mia prima cartuccia, il primo vero videogioco a mia completa disposizione, a casa mia, e ci giocai così tanto che da allora, e mi accada ancora adesso, a volte mi si "incanta" il pollice per l'eccessiva e prolungata  ripetizione del movimento sul tasto di sparo che praticavo proprio nelle ore di gioco con Defender!

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