lunedì 30 dicembre 2019

La mia cover di Oxygene 4


La mia cover di Oxygene 4


Una volta tanto parlo di qualcosa fatto da me. Il punto di partenza è che il mio brano musicale preferito di sempre è Oxygene 4 di Jean Michel Jarre. Non so spiegarti il perché la mia preferenza cada proprio su questo brano e non su tanti altri che hanno accompagnato momenti belli o meno belli della mia vita, ma posso dirti con certezza che Oxygene 4 mi ha rapito e stregato fin dal primo ascolto, che ricordo ancora piuttosto bene benché il fatto accadde quando avevo solo 6 anni (quindi... hem... 42 anni fa!). C'era un programma televisivo settimanale su Rai 2 che proponeva dei servizi vagamente documentaristici relativamente a "tutto quanto fa spettacolo", dal titolo "Odeon": uno di questi servizi mostrava gente che andava in canoa sulle rapide, c'erano immagini al rallentatore di questi sportivi che remavano in mezzo agli schizzi, con in sottofondo (in modo piuttosto ossessivo) Oxygene 4. Il brano mi entrò dentro, fu davvero amore al primo ascolto. In seguito, visto che mia madre aveva l'abitudine di sentire la radio ogni giorno e ad ogni ora, fin dal primo mattino, è capitato qualche volta che il brano passasse per radio e che quindi ne ascoltassi qualche pezzettino qua e là: il bambino Roberto restava incantato ogni volta ad ascoltare, per poi suonarsela mentalmente per giorni; ma non ebbe mai l'opportunità di scoprire chi fosse l'autore di tale meraviglia. Infatti scoprii il nome di Jarre solo diversi anni dopo, avevo già 14 anni, e un ragazzo con cui ero in viaggio in Inghilterra comprò un paio di cassette di Jarre in un negozietto in Portobello Road, tra cui l'LP di Oxygene, e ce lo fece ascoltare in pullman: finalmente scoprii il nome dell'uomo che per tutti quegli anni avevo cercato, e mi procurai a razzo tutte le altre opere (uscite fino ad allora) di questo fantastico autore francese.

Tutto questo riassuntone che ti ho appena propinato fa da preambolo al fatto che sono sempre stato ossessionata da Oxygene 4. Cercai di riprodurlo col Sid del C64 a 14 anni (ma senza successo), salvo poi trovare un videogioco per questo computer (di cui al momento mi sfugge il nome) che lo aveva come musica in-game; poi tentai di produrlo, 3 anni dopo, con il Sonix dell'Amiga (e mi venne malissimo). Ora, dopo più di 30 anni, ho deciso che fosse il momento per tentare di fare una cover definitiva, la più fedele possibile all'originale.

Il brano è, musicalmente parlando, semplicissimo: è un 6/4 con davvero 3 accordi in croce, pochissime note tra l'altro facilmente individuabili ad orecchio, e anche dal punto di vista della quantità di tracce strumentali siamo veramente ad un livello piuttosto minimale. Se l'insieme del brano funziona così bene è quindi dovuto senz'altro alla melodia, ma non solo: la magia del brano è in gran parte dovuta alle sue timbriche talmente particolari da ricreare un "sound" magico ed ancora oggi unico nel panorama musicale mondiale. Senza voler entrare in un'analisi troppo approfondita, il segreto di questo pezzo (e di gran parte della produzione di Jarre) è nell'utilizzo di un'effettistica molto influenzata dal così detto effetto phaser, un processore sonoro che dà una sorta di sensazione d' "onda" ai suoni prodotti dai sintetizzatori, andandone a sottolineare il carattere in modo leggermente diverso per ogni nota (generalmente restituendo all'orecchio una sensazione glaciale e drammatica, ma a volte anche sorprendentemente calda e frizzante). Per ricreare una cover convincente di questo brano, non è quindi tanto importante studiarsi lo sparito quanto invece è fondamentale ricercare timbri il più possibile aderenti all'originale ed applicare ad essi la giusta qualità e quantità di effetti.

Credo di aver fatto un lavoro, in questo senso, molto accurato, e ne sono soddisfatto al 90%. La maggior parte dei suoni e degli effetti sono riuscito a riprodurli con un decente grado di fedeltà, sempre considerando che ho usato la scheda sonora del Pc, seduto nel mio salotto, mica un paio di milionate in attrezzature specifiche, allestite in un superstudio di registrazione, con a disposizione professionisti nel mixaggio! Resta purtroppo il solito problema del ritornello, croce di qualunque cover di Oxygene 4 che si può trovare in rete, anche delle migliori: dopo due giorni di tentativi e riascolti mi sono alla fine accontentato di un timbro che si avvicina molto al suono originale del ritornello, ma che manca dell'effetto giusto capace di mettere in risalto quelle armoniche alte che lo rendono così caratteristico. In altre parole, ascoltando la mia cover l'illusione di trovarsi davanti all'originale crolla miseramente nel ritornello, per la presenza di un suono che a mio parere è all'altezza del brano ma che non suona come l'originale. Ho fatto una ricerca lunghissima, ho passato davvero ore nella speranza di ricreare quel maledetto suono, ma per il momento mi sono arreso, accontentandomi di quello che si può sentire nel mix finale.

Per quanto riguarda il video, la maggior parte delle cover che si trovano su Youtube ripropongono gente più o meno convinta che fa più o meno finta di suonare circondata da non meno di una mezza dozzina di tastiere o da macchinari avveniristici. Il mio video invece ripropone solo la mia facciona in un angolino mentre il sequencer suona il brano "live": non si tratta quindi di un render del brano ad alta qualità, che per altro risente pure della compressione applicata da Youtube sulle frequenze altre, che suonano un po' sporche e poco cristalline, ma la qualità del risultato resta sufficiente per saggiare la resa del pezzo.

Non resta quindi che indicare il link al video e augurarti buon ascolto:
https://www.youtube.com/watch?v=fhqpwrg8sCY

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