martedì 31 dicembre 2019

I Lemmings: poverini!



Lemmings - 1991 - Versione Amiga


Rigiocare a Lemmings dopo quasi trent'anni fa un certo effetto, che sto cercando ancora di metabolizzare. Partendo dal presupposto che non ho mai giocato a nessuno dei suoi numerosi seguiti, mi sono quindi ritrovato, nel 2019, a confrontarmi col ricordo pulito e crudo di un videogioco che, indubbiamente, ha fatto epoca.



Quando uscì lo apprezzai moltissimo per le idee e la realizzazione tecnica (in particolare per le animazioni delle creaturine), ma ricordo molto bene non mi appassionò quanto invece accadde per molti miei amici (compresa - ho da poco scoperto - mia moglie, che mi ha rivelato che all'epoca lo portò a termine), e infatti non l'ho mai finto, fermandomi dopo aver risolto, forse, la metà dei livelli proposti.



Ebbene, rigiocarci adesso è ancora molto piacevole, e non solo perché si tratta di un vero tuffo nel passato per chi, come me, all'epoca era solo un ventenne. E' il feeling generale del gioco che è ancora assolutamente vincente, ad iniziare dalla "visione" stilistica di ogni suo elemento. Grafica e sonoro, dopo tutti questi anni, sono ancora più che dignitosi, anche se chiaramente non molto elaborati, e le animazioni dei nostri poveri bestiolini, sotto certi versi, sono ancora sorprendenti. Insomma il gioco è invecchiato discretamente!



Quello che però non mi esaltò all'epoca, e che trovo adesso ancor più stucchevole, è invece l'interfaccia con cui interagiamo coi Lemmings. La gran parte degli schemi, soprattutto nei livelli avanzati, vanno risolti non solo ragionando (i livelli sono tendenzialmente dei grandi rompicapi) ma anche eseguendo determinate azioni con rapidità e precisione, cosa che - per me - non è mai stata troppo semplice. Mi trovavo spesso a lottare con il mouse dell'Amiga, che va costantemente spostato rapidamente dalla barra dei comandi (posta in basso) fino al Lemming che si vuole selezionare, che è minuscolo e in movimento. Dovendo spesso fare questa selezione magari per due o tre azioni in rapida sequenza, e viste le piccole dimensioni dei vari elementi di gioco, era difficile, per me, essere preciso e quindi efficacie nei tempi ristretti che il gioco impone. Ebbene, mi sono trovato a fare i conti con lo stesso problema anche oggi! Sicuramente si tratta di una mia incapacità congenita ad essere preciso col mouse, lo ammetto, ma avrei apprezzato un po' più di elasticità nel sistema di controllo, e magari la possibilità di impartire comandi ai Lemming anche con la pausa inserita.


Detto questo, Lemming resta un gioco molto appassionante e divertente, senza contare quanto appagamento è in grado di restituirti ogni volta che superi un livello. E' altresì impossibile non farsi scappare, tra una madonna e l'altra, anche qualche "poverino" quando una di queste piccole creature si spiaccica al suolo, esplode, o viene dilaniato da una trappola; perché oltre all'aspetto ludico i programmatori sono riusciti ad attribuire al gioco anche un carattere emotivo straordinario, facendo leva sul nostro istinto paterno/protettivo nei confronti dei protagonisti di questo titolo, esserini senza guida, intelligenza e difese.




Lemmings, in definitiva, è ancora un gioco valido che merita di essere riscoperto e giocato a fondo (se riesci ad essere preciso col mouse!). Ogni livello può essere risolto in una manciata di secondi, dandoti anche la possibilità di affrontare il titolo a piccole dosi. Un classico senza tempo.


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