giovedì 6 febbraio 2020

Non tanto Wonderboy




Wonderboy - 1987 - Versione C64


Nell'autunno del 1987 il mio povero Commodore 64 sapeva di avere i giorni contati (stavo già accantonando le monetine per comprarmi l'agognata Amiga), e poverino lui, sapave di avermi davvero già dato tutto quello che poteva interessarmi. L'avevo usato per giocare a titoli fantastici, e ne avevo sviscerato hardware e software fino all'inverosimile. Ad esempio, sia chiaro che non ero affatto un genio, ma dall'alto dei miei soli 16 anni ero arrivato a programmare in linguaggio macchina una mia estensione del basic che mi permettesse di fare comodamente cose che altrimenti avrebbero richiesto come minimo un'intensivo uso di poke, e non mancavano neanche vere routine che utilizzavano il raster per produrre effetti di colore sullo schermo.



Insomma, ormai conoscevo talmente bene questa macchina che non poteva più sorprendermi in alcun modo... la noia si era insinuata nel nostro rapporto, mentre ero distratto dalla bella a voluttuosa Amiga che mi faceva l'occhiolino da ogni rivista. In realtà il 64 aveva ancora qualche freccia nel suo arco, ma per lo più si trascinava stancamente, proponendo giochi che sinceramente, pur con tutte le buone intenzioni, puzzavano di vecchio.



Wonderboy è esattamente questo: un gioco onesto che se fosse arrivato nel 1984 sarebbe diventato quasi un classico sul Commodore 64, ma che nel 1987, sotto l'ombra dell'Amiga, cercava di riproporre alla meglio gli elementi di un gioco arcade di un certo livello, usando le capacità standard di una macchina ormai superata.



Purtroppo non c'è un reparto dove questo gioco brilli: la grafica è appena appena quanto si può fare per avvicinarsi a qualcosa di simile all'originale da sala, la musica è tremendamente ripetitiva, e per quanto riguarda la giocabilità - e questo si poteva tranquillamente evitare - i comandi minano l'esperienza in modo significativo: per sparare si usa il tasto fire, ovviamente, ma anche per correre si usa il tasto fire, e correre è necessario per spiccare salti più alti e più lunghi...per cui è un casino, e spesso il nostro ometto non fa quello che vorremmo, soprattutto quando corre sullo skate.



Oltre a questo il gioco è anche abbastanza ripetitivo in quanto il percorso che ci porta al boss di fine livello è breve ed è sempre lo stesso, e diventa semplicemente un po' più difficile.
Per tutto quanto precede, mi sono trovato a giocare ad un gioco mediocre in un periodo (per me) di decadenza della macchina su cui girava, e che quindi finì per farmi percepire la fine dell'era C64 in modo ancor più marcato.



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