venerdì 14 febbraio 2020

Primo contatto col Pc: Leisure Suit Larry



Leisure Suit Larry in the Land of the Lounge Lizards - 1987 - Versione PC MS-DOS EGA


In un'epoca di Commodore 64, l'unico Pc con il quale ebbi (pur minimi) contatti fu quello del padre di uno dei miei migliori amici, che teneva codesta professionalissima macchina (probabilmente un 286 pagato milioni) appollaiata sulla scrivania del suo studio, una stanza della casa dove noi ragazzetti non potevamo accedere se non in rare occasioni. Nella primissima di queste occasioni mi fu mostrato in funzione esattamente il gioco in oggetto, nello splendore della bassa risoluzione EGA.



Non rimasi impressionato dalla grafica, che mi sembrava al livello del Commodore 64, e comunque non lontanamente paragonabile allo splendore dell'Amiga, né dal sonoro che era ancora prodotto dal pietoso cicalino interno del Pc. Quello che mi colpì, al di là dell'aspetto professionale del computer su cui girava, fu il tono demenziale con cui si dipanava la trama del gioco, dai risvolti vagamente porno, una cosa che sinceramente non avavamo ancora visto sui nostri schermi.



In particolare il mio amico mi mostrò un paio di gag tra cui quella celeberrima dell'acquisto del preservativo nel negozio che, per anni (leggi pure: per sempre), ha influenzato il mio modo di intendere l'umorismo nei videogiochi (compresi quelli che avrei prodotto in prima persona da lì in avanti). A ripensarci bene non è che fosse un gran ché, quella scenetta, ma mi rimase impressa come poche altre cose avessi visto all'epoca.



Oggi, 2020, rigioco finalmente a Leisure Suit Larry, e lo porto anche a termine. Devo dire che ne è valsa la pena, ma solo perché all'epoca non avevo un Pc a mia disposizione, e non mi fu mai possibile godermi il gioco da capo a fondo. Dopo tanti anni di "dimenticatoio" è stato quindi molto piacevole riesumare questo vecchio titolo e potermelo giocare tutto di un fiato!



Da un punto di vista oggettivo questo primo Leisure non è niente di ché. La storia è breve, ci sono pochi personaggi e pochissimi enigmi da risolvere. Le difficoltà maggiori si presentano nel capire cosa c'è sullo schermo, visto che tutto è disegnato in modo raffazzonato e poco leggibile: persino l'ascensore del casinò, ad una prima visita, non l'avevo notata, pensavo che quel coso fosse solo una colonna sullo sfondo!



Oltre a questo, per progredire nel gioco è necessario scrivere le azioni col vecchio sistema delle avventure testuali, e benché non venga richiesta la digitazione di chissà quali frasi, parte della difficoltà sta proprio nell'indovinare le parole giuste da usare. Inutile aggiungere, tra l'altro, che durante il gioco si muore spesso e volentieri, anche solo se si tenta di attraversare la strada, benché a volte le scenette di morte sono spassose, come quella in cui viene prodotto il corpo di Larry in una fabbrica in cui si assemblano gli omini per il "restore" del gioco!



Tutto sommato credo che possa ancora valere la pena giocare dopo tanti anni a questo primo gioco di Larry, anche perché esistono almeno due remake che ne migliorano notevolmente l'aspetto estetico e, almeno nel più recente dei due, anche l'interfaccia uomo-macchina è stata pesantemente semplificata. Probabilmente il gioco in questo modo diventa molto più facile da finire, ma la cosa a mio parere non è davvero rilevante.
La storia di Larry resta quindi divertente e, siccome la mappa del gioco non è troppo ampia, il titolo è facilmente godibile senza eccessivi sbattimenti, a patto di sopportare morti a ripetizione e una struttura di gioco parecchio datata.



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