lunedì 2 agosto 2021

R-Type: per me è un gioco impossibile



R-Type - 1987 - Versione Arcade


Anche se ho incrociato un paio di volte il cabinato di R-Type in qualche sala giochi, non ho mai inserito la fatidica monetina e quindi non ho mai giocato direttamente a questo classico sparatutto, e a ben vedere non l'ho nemmeno mai provato nelle sue versioni casalinghe. Non so perché ma non mi ha mai attirato.


Dopo aver ascoltato pochi giorni fa la puntata dedicata a questo gioco dell'ottimo podcast "Intrappolati nel Retrogaming", mi ci sono voluto però avvicinare, parecchio incuriosito, e devo dire che ne sono uscito a dir poco frustrato: R-Type è un gioco di una difficoltà pazzesca e pur potendo contare (ovviamente) su crediti infiniti non sono riuscito ad andare oltre il sesto livello, dove qualunque cosa faccia continuo a morire all'infinito. 


La chiave per andare avanti in questo gioco è memorizzare gli ostacoli (siano essi ostacoli naturali, ondate di nemici ecc) in modo da sapere come affrontarli, con quale tipo di potenziamento e quale formazione impiegare. La nostra navicella infatti oltre ad avare 3 o 4 diversi tipi di sparo, può anche sganciare il pod acquisito coi potenziamenti per farlo vagare per lo schermo in modo indipendente.


Questa caratteristica crea una serie di possibili impieghi che, per l'appunto, devono essere utilizzati al momento giusto. Provando all'infinito si riesce ad avanzare (ma molto lentamente: ad ogni morte si torna indietro di parecchio e si perdono i potenziamenti) ma ad un certo punto non riesco a capire come fare a superare il labirinto (ultima foto a corredo) e ho dovuto gettare la spugna. Per la cronaca ho guardato un video su Youtube e continuo ad essere dell'idea che non potrei mai riuscirci: è tutto troppo millimetrico e basta davvero un nonnulla per morire... impossibile per me!



In ogni caso per essere un gioco del 1987 R-Type è veramente un titolo tecnicamente eccelso e ricco di idee che poi saranno riprese bene o male da tutti gli sapra-spara che usciranno dopo di lui. Merita di essere provato ma il suo sistema troppo punitivo lo rende, a mio avviso, poco adatto al giocatore medio.





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