SAM (Software Automatic Mouth) - 1982 - Versione Commodore 64
Era relativamente facile ampliare il pur ottimo ma limitato basic presente nella rom del Commodore 64. Io stesso avevo programmato (in assembly, cioè in codice macchina) una trentina di nuovi comandi che rendessero la programmazione in basic più semplice: il mitico "Basazzo 3c" (il nome me l'aveva ispirato il "Basotter", che era il famoso e davvero commercializzato basic del plotter...). I comandi aggiuntivi che avevo programmato servivano per usare le capacità grafiche del nostro home computer, come disegnare punti, cerchi, linee, ma anche per aggiungere effetti alla modalità caratteri, usare strisce colorate, comandi avanzati per il teso eccetera. Ma non sono qui a parlare del mio basic, ormai andato perduto, bensì per parlare di quello implementato nel SAM, che ovviamente non era un videogioco ma una "utility". Tuttavia per me era come se lo fosse, visto che ho passato più di qualche pomeriggio giocando con questo particolare strumento.
In sostanza, dopo aver caricato il programma, il nostro basic si trovava con una decina di comandi in più, tutti volti alla sintesi vocale. Nel 1984, quando lo usai la prima volta, per me era una novità assoluta: il mio computer poteva parlare, e lo faceva anche discretamente bene. Pazienza se la pronuncia era inglese (ma facilmente aggirabile utilizzando i fonemi giusti), e pazienza se lo schermo si spegneva quando la macchina parlava, poter far pronunciare frasi intere al Commodore 64 non aveva prezzo! Era poi possibile cambiare l'intonazione, la velocità e anche il timbro, insomma il programma emulava diversi tipi di voce che anche se oggi sembrano tutte variazioni della stessa ugola, allora mi parevano tante persone diverse. Naturalmente quello fu solo un rudimentale inizio, presto dimenticato quando passai all'Amiga, ma il vecchio SAM resta nel mio cuore come uno degli strumenti più emozionanti che ebbi la fortuna di provare in un mondo in cui ogni piccola cosa, nell'informatica, era davvero una nuova grande conquista e la sintesi vocale "casalinga" era ancora poco più di un miraggio.
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