martedì 27 febbraio 2024

Crash

 


Crash - 1979 - Versione Arcade.

Ricordo benissimo questo gioco arcade, tra i primi a comparire nei bar della mia zona, rigorosamente in bianco e nero, costava solo 100 lire ed era fottutamente bastardo! Di Crash ne avrò incontrati almeno 4 o 5 cabinati, tra cui uno aveva i fogli di acetato appiccicati sullo schermo che riproducevano i colori pressappoco come li puoi vedere in queste foto, ma in tutti gli altri casi il gioco era solo in bianco e nero, e sapeva di "arcaico" molto più di quanto non lo sembrasse uno Space Invanders o un Lunar Lander posizionati magari a suo fianco. Ma perché dico che è un gioco bastardo? Lo svolgimento di una partita è vagamente come in Pac-Man: la nostra macchinetta resta lanciata a tutta velocità senza sosta, e deve raccogliere tutti i puntini presenti sullo schermo infilandosi nei vari tunnel che compongo il labirinto. Di fatto tutto quello che il giocatore può fare è solamente deviare l'auto dall'uscita di un tunnel all'imboccatura di un altro tunnel posto davanti ad esso, con uno scarto laterale però minimo (cioè non si riesce a passare da quello più esterno a quello più interno, per capirci, ma solo ad uno intermedio), e con la facoltà di dare delle brevi accelerate ogni tanto. Nel contempo il "computer" è alla guida di un'altra auto che corre però in senso opposto e se le due auto imboccano lo stesso tunnel... lo scontro è inevitabile e addio ad una vita. Facciamo pure che ero molto piccolo e inesperto (parliamo del 1979, avevo 8 anni), ma non credo di essere mai riuscito a finire nemmeno il primo schema! Quella bastarda di una macchinetta nemica sembrava capire sempre dove mi sarei infilato e mi uccideva a ripetizione, spingendomi a inserire 100 lire dietro a 100 lire, per la felicità di mia madre.
Comunque rigiocandoci oggi ho trovato Crash piuttosto attraente, la voglia di finire uno schema riemerge sempre, morte dopo morte. Per quanto si tratti quindi di un gioco di una banalità sconcertante, credo che sia comunque costruito su un'idea vincente, con delle eco indefinibili che ricordano un po' la slot machine, dovute al fatto che una volta scelto il tunnel in cui infilarsi in un certo senso il gioco è fatto, e c'è solo da attendere e sperare che la macchina nemica non prenda la nostra stessa strada. In sostanza il mix di queste attese con la voglia di riscatto, rendono Crash un gioco che ha un suo perché  e che merita di essere provato.



2 commenti:

  1. Visto così mi ricorda il circuito della sfida 1v1 con i palloncini del primo Super Mario Kart

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    1. non ce l'ho presente, ma l'idea che fai i frontali è troppo figa!

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