Baldur's Gate - 1998 - Versione Pc
Il primo contatto con questo gioco lo ebbi - se non ricordo male - nel 1999 quando una donna appena conosciuta, che poi anni dopo sarebbe diventata prima la mia ragazza, e successivamente mia moglie, me ne regalò una copia masterizzata. Lo installai e ci giocai ben poco, relegandolo ad un titolo interessante ma "rovinato dal fatto che si rifà a regole che vanno benissimo per un gioco cartaceo ma che vanno strette ad un gioco per computer". Ancora adesso ho conservato quest'idea, non posso negarlo, ma riconosco che mi sbagliavo a considerare questa caratteristica negativa comunque sufficiente per snobbare invece quello che persino nel 2024 non può che essere definito un gioco eccellente.
E infatti lo scorso Natale ho iniziato a giocare al primo mitico Baldur's Gate, nella sua versione Enhanced che - a quanto pare - rende l'esperienza un po' meno estrema e maggiormente facile da gestire. Ho lasciato però tutti i parametri inalterati per restare i più fedeli possibili all'esperienza originale. Ovviamente il gioco va che è una scheggia (altra cosa che nel 1999 non era così scontata, ovviamente) e non ha mai un tentennamento, e questo è di sicuro un aspetto che rende il gioco ancor più godibile.
Tecnicamente il titolo è quindi solido ed è invecchiato piuttosto bene, con una grafica pixel art capace anche di sorprendere per le minuzie che si notano in certi ambienti, anche il sonoro si difende, ma arriva da un'epoca in cui questo aspetto era già abbastanza livellato verso l'alto. Nel complesso quindi, pur essendo chiaramente un gioco che ha 25 anni, siamo davanti a qualcosa capace di essere attraente anche solo per come appare.
La parte giocata poi è piuttosto intrigante ancora oggi. Il tempo reale interrompibile dalla pausa tattica resta uno dei sistemi migliori mai congeniati e qui ha, nel suo prototipo, un'implementazione esemplare. Ci sono tanti dialoghi ma non si supera mai la soglia del sopportabile, anzi, a volte certi passaggi sembrano persino troppo sbrigativi... e detto da me sono parole certamente pesanti. Tante sono anche le missioni secondarie che, va detto, non precludono nulla se non le si vuole considerare.
A questo proposito ho approcciato il gioco un po' con l'atteggiamento alla "Ubisoft", cioè con la voglia di ripulire tutto il ripulibile. E se è vero che le mappe più "naturalistiche" (foreste, deserti, praterie ecc) così come i vari dungeon, mi sono piaciute molto, meno ho apprezzato i paesi più estesi e, in particolare, la capitale. Quest'ultima è divisa in una dozzina di sotto mappe ed arriva verso fine gioco, quando la stanchezza accumulata nelle ore precedenti inizia a farsi sentire, e girare per vie tutte simili per trovare le costruzioni rilevanti (e sorbirsi parecchi dialoghi). Questo è l'unico neo (a mio personalissimo parere) che ho riscontrato in questo gioco che, per il resto, è bellissimo.
A ben vedere è anche stancante dover continuare a fare la spola per rivendere i vari equipaggiamenti tutti uguali che si ottengono dopo le numerosissime battaglie (alcune casuali, altre no), ma è una cosa che abbiamo visto e continuiamo a vedere in tutti i giochi di questo tipo. E le regole di D&D? Si sentono, sono parecchio limitanti (vogliamo parlare del fatto che ogni 3 minuti devi far dormire il party 20 ore per ricaricarti tutti gli incantesimi?) ma sono state implementate con il giusto grano salis per cui, tutto sommato, funzionano anche se in modo un po' stridente.
Concludo questa mio post ribadendo quanto espresso prima: il gioco è ancora davvero bello e giocabile, risente solo del fatto che dopo di lui sono arrivate dozzine di giochi simili che, ovviamente, hanno saputo evolvere ed ampliare certe meccaniche. Ma è invecchiato splendidamente e anzi ha conservato una certa ingenuità che lo rende fruibile (nella sua versione enhanced) senza particolari patemi o muri contro cui sbattere la faccia. Un gioco storico che va assolutamente provato.
Per quante ore ti ha accompagnato?
RispondiEliminaDovrei andare a vedere... c'è un contantore? Comunque direi almeno 30... ho ripulito in modo sistematico mappa per mappa, e ho fatto anche uno dei dlc (gli altri ancora no).
RispondiEliminaDai, quindi non è lunghissimo, magari prima o poi lo prendo. 😊 Lo consiglieresti ad uno che è a secco di RPG perché rimasto traumatizzato da Phantasy Star II?
EliminaAssolutamente sì. Non è eccessivamente pieno di dialoghi o missioni inutili, ha il giusto per divertire. in più la versione enhance è facilmente personalizzabile sotto molti aspetti, per rendere l'esperienza il più piacevole possibile.
EliminaBè potrei parlare di Baldur's Gate per ore e ore l'avrò infatti concluso almeno 10 volte con personaggi e party diversi: lo gioco dai tempi della sua uscita nel 98 (e allora hai fatto bene a non giocarlo, era molto più limitato di oggi: pensa che i personaggi, non guerrieri, come il bardo che usavo io per la mia primissima run, avevano solo uno slot per le armi e quindi non potevano intercambiare l'attacco a distanza con il corpo a corpo; la cosa fu risolta solo con l'uscita di Tales of the Sword coast) e ce l'ho sempre sul mio smartphone (è una delle prime applicazioni che installo non appena cambio o formatto il telefono).
RispondiEliminaMi sembra un pò strano che tua sia riuscito a terminarlo al 100% in sole 30 ore: "How long to beat" indica che ne servano tante solo per la storia principale mentre completarlo del tutto ne richiede circa 90 e io non posso che confermare questa stima... Comunque se ti è piaciuta meno la parte cittadina allo stesso modo Baldur's Gate 2 non ti appassionerà come il primo visto che è ambientato per gran parte ad Athkatla e non ha più le aree aperte come sul primo.
In effetti è stato un pò uno spartiacque per la Bioware che con il 2 è passata alla forma "moderna" dei suoi prodotti almeno fino a Dragon Age Origins.... Nonostante utilizzino lo stesso motore i due giochi sono molto diversi e online esistono vere e proprie fazioni che sostengono uno o l'altro titolo, secondo me vanno giocati entrambi perchè sono molto belli ognuno con le loro specificità...
Baldur's gate potrebbe dare molte lezioni al pluripremiato 3, a partire dalla trama con le sue vicende politiche che sono credibili per personaggi di 1° livello quali siamo (E non scomoda realtà extraplanari o cataclismi tali da distruggere l'intero Faerun mentre gli dei stanno a guardare...), un sistema di combattimento snello e rapido una gestione degli spostamenti adeguati a medium che lo ospita.
Ha un grosso limite nell'approfondimento dei compagni, cosa che sarà espansa e risolta nel secondo capitolo (e in tanti altri titoli derivativi dove spesso però si è andati anche oltre esagerando e rendendo ridicole certe con situazioni: penso sopratutto a Pillars of eternity con compagni che sproloquano senza senso o dragon age inquisition dove invece a tutto pensano meno che alla situazione grave in cui si trova il party da noi guidato...).
Comunque sono d'accordo con te nel dire che è un gioco che non invecchia, nel senso che anche oggi è godibile e giocabilissimo a patto di studiare un pò le regole del vecchio Ad&d che magari non sono proprio alla portata di tutti....