sabato 14 dicembre 2024

Iron Assault

 


Iron Assault - 1995 - Versione MS DOS

Chiunque fosse un lettore di TGM e avesse un PC da gioco (parliamo del periodo pre-schede Voodoo) avrà sicuramente sbavato guardando le immagini di "preview" relative a questo gioco tutto italiano. Gli sviluppatori mostravano in più occasioni i modellini creati per riprodurre i mezzi e gli hangar presenti nel gioco, quelli utilizzati per creare foto digitalizzate e per la realizzazione dei rudimentali video in stop motion presenti nel gioco. Alla fine le immagine statiche furono implementate perfettamente nel gioco definitivo, mentre i video oggi fanno tenerezza, ma facevano già abbastanza ridere visti all'epoca, non tanto nelle animazioni dei mech (che ricordano un po' quanto visto in Robocop, con quegli incedere insicuri e scattosi), quanto per le navicelle volanti che sembrano chiaramente sospese male a penzolare su fili invisibili.


Ma al di là di questo aspetto (che comunque per l'epoca era migliore di qualunque grafica digitale prerenderizzata che da lì a poco avrebbe invaso i nostri schermi), l'attesa da parte degli appassionati per Iron Assoult era molto alta, e purtroppo per il gioco e per noi, fu anche un'attesa un po' troppo lunga. Il gioco arrivò dopo una gestazione durata un paio d'anni, che in quel periodo di esplosione informatica/videoludica fu pagata molto cara. Se all'inizio dello sviluppo Iron Assoult prometteva cose mai viste prime, con soluzioni innovative e una caratura tecnica notevole, quando finalmente arrivò nei negozio, nel 1995, c'erano già dei gran bei gioconi che lo surclassavano praticamente sotto diversi aspetti.


Il primo di questi aspetti, il più clamoroso, è l'aspetto grafico: le fasi di combattimento sono oggettivamente bruttine, con una rappresentazione delle arene di gioco pixellose, squadrate, e insomma ben al di sotto degli standard di giochi come Descent, Mechwarrior2 ma anche dello stesso Doom, tutti titoli che quell'anno impazzavano sui Pc di giocatori di mezzo mondo. Insomma: pochi poligoni e disposi in modo molto basilare, a 90 gradi l'uno con l'altro, quasi a livello di un semplice Castle of Wolfestein.


Ed è un peccato perché tutto il resto del gioco invece è davvero curatissimo, ci sono un sacco di pannelli informativi (mappa, radar, stato delle varie parti del mezzo, mappe tattiche del mondo ecc), due diversi modalità di visualizzazione del cruscotto, tante missioni secondarie con cui "fare carriera", tanti mezzi e pezzi di ricambio da sostituire e un sacco di filmati e altre cose di contorno. Insomma il gioco è molto ricco ma cade su due degli aspetti fondamentali, di cui il primo, come abbiamo detto, si riferisce alla grafica durante il gameplay, e il secondo invece è il gameplay vero e proprio.


Iron Assault è infatti troppo semplicistico nelle fasi giocate, dove fondamentalmente bisogna sparare a tutto quello che si muove o, raramente, raccogliere degli oggetti. Di tattico c'è pochissimo, e anche le unità che via via si affiancheranno alla nostra saranno più di intralcio che di aiuto, visti i risultati disastrosi che si otterranno dando loro degli ordini. Insomma, questo gioco è troppo complicato per essere un semplice sparatutto, ma è troppo semplice per essere un gioco tattico, e questo fa si che non sia così divertente da giocare. Ebbi questo giudizio nel 1995, e oggi lo ribadisco (anche se oggi posso giocare con una fluidità che all'epoca non avevo).


Dispiace dirlo, ma se solo Iron Assault avesse un motore di gioco più sofisticato e se fosse un po' meno frenetico e più ragionato, sarebbe stato un gioco stupendo. Così com'è invece mi ha lasciato, e mi lascia, molto perplesso. Io non so quindi se consigliartelo o meno, ma probabilmente il gioco merita di essere visto e provato almeno una volta nella vita, se non altro perché - sotto certi aspetti - resta qualcosa di unico tra i prodotti made in italy.



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