mercoledì 11 dicembre 2024

Quantum Redshift



Quantum Redshift - 2002 - Versione XBOX

La mia esperienza con la prima XBOX è stata piuttosto breve. La console è ancora qui con me, con la sua ingombrante scocca, funzionante e pronta a farmi divertire. Tuttavia all'epoca ho comprato e giocato solo una manciata di titoli, preferendo decisamente il parco software della (allora) concorrente Playstation 2, per cui fino ad oggi non ho mai avuto occasione di parlare di alcun pezzo software sviluppato per questa sfortunata console.


Tuttavia alcune esperienze le ho fatte e oggi voglio spendere due parole proprio per una di queste: Quantum Redshift, un bel gioco uscito allora come esclusiva per la macchina Microsoft, che voleva nelle loro intenzioni entrare in diretta concorrenza con l'altra esclusiva che era invece delle macchine Sony, sua maestà Wipeout. Premettendo che non ho mai amato eccessivamente questo gioco (vedi la mia rece qui) in nessuna delle sue incarnazioni (ho giocato uno dei tanti Wipeout persino su Psp), lo stesso discorso che ho fatto parlando di Wipeout lo posso ovviamente ampliare anche ai suoi cloni, ivi compreso il nostro Quantum Redshif.


Tuttavia la prima volta che vidi questo gioco restai davvero con la mascella aperta. Ovviamente il fattaccio accadde da Piermarco, nella sua stanza dei giochi (non fraintendere: si parla di VIDEOgiochi), entrambi col naso praticamente a contatto col megatelevisorone, con le orecchie violentate da un impianto sonoro ultra pompato e, devo dirlo, in questa configurazione il gioco era un'orgia di colori e poligoni, con una grafica velocissima e piena di effetti speciali, tra i quali in particolar modo mi colpì l'effetto delle goccioline bagnate sullo schermo (una cazzata in effetti, ma molto d'impatto per l'epoca).


Quello è rimasto uno dei momenti più emblematici nella mia carriera di giocatore. Non avevo ancora l'XBOX ma iniziai davvero a desiderarlo, volevo anche io godere di quella magnificenza sensoriale, roba che sembrava per ricchi che potevano permettersi di portare a casa cabinati da sala giochi! Peccato che il resto del gioco fosse, per l'appunto, un gameplay alla Wipeout, con ambientazioni spettacolari ma con tracciati non eccessivamente ispirati (anzi, spesso un po' troppo larghi e non facilmente leggibili).


L'aspetto tecnico spettacolare, come spesso accade, esaurisce il suo fascino abbastanza in fretta in un modo come il nostro dove - soprattutto fino a qualche anno fa - ogni giorno è capace di arrivare qualcosa di nuovo capace di sorprenderci. E Quantum non era probabilmente così bello come Wipeout dal punto di vista del gameplay puro e nel track design per cui, viste tutte le ambientazioni, ci stava che non mi venisse quella gran voglia di giocarci ancora. Ragion per cui finì nel mio dimenticatoio abbastanza in fretta. Resta il fatto che sembra davvero un gioco da bar, di quelli che bisognerebbe giocare seduti su un seggiolino idraulico o anche solo in piedi. Se quindi ritieni che la tipologia di gioco ti sia congeniale, ti suggerisco assolutamente di recuperarlo se non altro perché è un gioco capace di dimostrare le capacità dell'XBOX, troppo spesso sottovalutate.



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