sabato 23 maggio 2020

Final Fantasy VII fino all'uscita da Midgar



Final Fantasy VII - 1997 - Versione Playstation (PSX)


Siccome in questi giorni mi sto dedicando all'ottimo Final Fantasy VII Remake per playstation 4, mi è venuta la curiosità di rigiocarmi anche la versione originale che uscì per la prima Playstation nel 1997, giusto per vedere il grado di fedeltà che la nuova versione presenta nel rispetto dell'originale. Naturalmente mi sono spinto solamente fino all'uscita dalla città di Midgar, in quanto gli eventi del remake terminano appunto in quel frangente.



Tuttavia in questa sede non voglio esaminare le differenze tra i due giochi, di quanto uno sia fedele all'altro e di quanto abbia gradito le aggiunte del Remake (parlerò di tutto questo in un futuro articolo), ma mi limito a parlare solo del buon vecchio Final Fantasy VII, seppure limitando il discorso a questa prima piccola parte del gioco, che comunque è capace di durare come minimo qualcosa come 7 o 8 ore (a seconda di quanto hai voglia di "grindare" in battaglia e quindi sviluppare i personaggi).


Ho rigiocato la versione originale per Playstation pur possedendo anche quella (con la grafica leggermente migliorata) per PC, perché comunque la mia esperienza, risalente al 1998, la feci sulla console Sony e mi pareva carino riviverla in tutto e per tutto come l'avevo vissuta all'epoca.



Devo dire che mi è piaciuto moltissimo ancora oggi. Molte cose le avevo dimenticate (sono comunque passati più di 20 anni) quindi il gioco è riuscito persino a sorprendermi in alcuni frangenti. Tecnicamente è ancora buono, e pur presentando fondali in bassa risoluzione e modelli 3d elementarissimi, l'impatto globale è stato più che positivo anche su un 55 pollici Qled.



Il sonoro poi è semplicemente divino: i brani, che sono fondamentalmente suonati con dei midi, sono meravigliosi e formano una delle colonne sonore migliori di tutti i tempi (sicuramente rientra tra le mie 10 favorite in assoluto). Nel 1998 il comparto tecnico del gioco fu sufficiente a convincermi ad acquistare la Playstation, fu la mia "killer application": mi bastò guardare una battaglia (con summon) per rimanere abbagliato dal gioco, e infatti due giorni dopo avevo la mia bella console nuova! Certamente oggi le battaglie, con annesse summon, sono abbastanza ridicole se confrontate alla grafica dei giochi odierni, ma è impossibile non riconoscere che per il mezzo su cui gira questo gioco siano ancora spettacolari.



La storia di Final Fantasy VII, almeno in questa prima fase, è una delle più singolari e meglio raccontate tra i giochi di ruolo di matrice giapponese, alternando momenti concitati con eventi più intimi al limite della commozione. Una costante malinconia fa da sfondo tanto a piccoli momenti buffissimi quanto ad eventi tragici come non se ne era mai visti. Insomma, la narrazione in questo capitolo della saga è un vero capolavoro, checchè ne dicano quelli che preferiscono invece quella stupidaggine (a confronto) di Final Fantasy VIII.


Ma non solo la narrazione eleva FFVII sopra a tanti altri giochi simili. Le meccaniche ludiche furono una gran novità per molti giocatori occidentali, presentando un collage di esplorazione, combattimento, dialoghi e minigiochi che non dava tregua al giocatore, senza mai annoiare. Ricordo che mentre giocavo nella sezione del Wall Market, dove bisogna destreggiarsi tra varie location in cerca di oggetti per poter completare una quest in puro stile avventura grafica, mi convinsi che giochi come questo sarebbero stati per l'appunto la pietra tombale delle avventure grafiche classiche (quelle alla Monkey Island, che all'epoca avevano ancora un certo seguito), lo scrissi anche in un articolo pubblicato su qualche rivista on-line che non ricordo nemmeno più come si chiamasse. Forse le cose non sono davvero andate così, fatto sta che le avventure grafiche da lì a poco scomparvero, mentre i gdr giapponesi presero il largo!



Per concludere Final Fantasy VII, al netto di una grafica 3d invecchiata male e di sfondi meravigliosi ma in bassa risoluzione, resta il capolavoro che molti riconoscono essere. Il gioco ha ritmo, personalità, mai un momento di noia, e questa piccola/grande prima parte ti lascia, una volta usciti da Midgar, con una voglia pazza di continuare il viaggio. Se hai intenzione di giocare al Remake, ti consiglio prima di rifarti un giro su questo splendido gioco (tanto lo si trova per qualsiasi console o telefono).


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