lunedì 21 novembre 2022

Podcast videoludici (parte 11)

Podcast videoludici (parte 11)


Anche a Novembre vi voglio parlare di un paio di podcast che seguo e che trovo interessanti.



XXI - Gaming Wildlife


Ecco un altro podcast messo insieme da una vera redazione giornalistica (ovviamente di settore) e che comprende quindi un buon numero di partecipanti, che spesso si alternano nella conduzione. E, caso abbastanza raro, spesso a condurre la trasmissione è una donna, tra l'altro molto competente (sottolineo tutto questo perché non è una condizione usuale nel campo dei videogiochi, e auspico che presto ci siano sempre più voci femminili a parlarci con competenza della nostra passione). Benché questo podcast spazi facilmente dalle notizie alle interviste, passando dalle impressioni sui giochi fino a proporci puntate monotematiche, spesso impostate ad un livello intellettuale abbastanza elevato (soprattutto in confronto con gli altri podcast della categoria), non è certo tra i più frizzanti nei toni e nei tempi, ma si lascia ascoltare senza problemi. E' importante sottolineare che questo programma è molto schierato a sinistra, si parla molto in particolare dei diritti delle persone (che lavorano nell'industria) e di concetti quali arte, scienze sociali ecc applicati al nostro hobby. Questo schierarsi apertamente lo porta a volte ad essere un po' stucchevole sia nei concetti che esprime (l'inclusività sempre e ovunque ha francamente rotto i coglioni) che soprattutto nei toni... i classici toni di chi si sente moralmente superiore al resto della plebaglia, per capirci. Detto questo è un podcast interessante a tutto tondo che consiglio anche a chi non si ritrovasse eccessivamente negli ideali e nei tondi della (nostra) sinistra.


- IDEALE PER chi ama i discorsi un po' più intellettuali 

- STIA ALLA LARGA chi invece detesta i discorsi schierati (e i toni) di certi intellettuali.



XXII - MALEDETTI GIOCHI


Maledetti Giochi prende il suo nome dal fatto che in questo podcast, almeno all'inizio, venivano raccontate delle buffe leggende metropolitane legate ad alcuni titoli che li rendevano, di fatto, maledetti per chi li utilizzasse. Col tempo il podcast si è un po' più variegato nei temi e oggi racconta e parla un po' di qualunque cosa, anche se in modo abbastanza inconcludente. Resta la particolarità che i conduttori mantengono quasi sempre un tono molto "impostato", con voci quasi sussurrate e con una spiccata ironia che traspare in tutto quello che dicono. E' un ascolto piacevole proprio per questa sua originalità e per la bravura di chi riesce a mantenere interessante il discorso anche quando, in molti casi, non lo è. Insomma non è certo il programma più interessante che puoi ascoltare sul tema videogiochi e non è detto che i conduttori risultino simpatici a tutti (in altre parole, un po' se la tirano), ma resta uno dei miei preferiti e quindi consigliabile

- IDEALE PER chi vuole ascoltare qualcosa di un po' diverso nei toni e nei contenuti

- STIA ALLA LARGA chi ama la gente che un po' si atteggia e chi vuole un podcast con un po' di sostanza


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