lunedì 3 giugno 2024

Podcast videoludici (parte 14)

 

Podcast videoludici (parte 14)

Rieccomi con il nostro appuntamento, ormai a cadenza annuale, con i podcast che ascolto e che quindi ti consiglio almeno di provare. Oggi abbiamo due prodotti molto simili negli intenti (ma molto diversi nel risultato): divulgare la cultura dei videogiochi ad un pubblico più ampio, e non solo agli appassionati nerdoni come noi! Ecco quindi cosa vi propongo:


COORDINATE PODCAST

Il modestissimo conduttore ci introduce il suo podcast preannunciando, convinto, che "qui troverai solamente contenuti di altissimo livello", che è un'affermazione da bimbominkia, non credo che vi siano dubbi al riguardo. Quando poi lo senti parlare l'impressione è confermata. Per carità non lo voglio bullizzare, anzi io apprezzo il suo programma e lo ascolto sempre, ma è innegabile che si esprima come un ragazzino e che dia l'impressione che si senta molto figo, uno di quelli che fa salotto a casa sua, un salotto esclusivo e frequentato solo da un ristretto circolo di persone dell'ambiente che conta. Tutto questo non è proprio un bel biglietto da visita, me ne rendo conto, ma gli riconosco l'abilità di fare un podcast che tratta sempre argomenti interessanti, grazie ad una buona scelta degli ospiti che spesso e volentieri mettono il conduttore sullo sfondo. Mi piacerebbe che lo ascoltassi anche tu per sapere cosa ne pensi.




VIDEOGAME - MOLTO DI PIU' IN GIOCO

Questo podcast è gradevole in quanto Emilio Cozzi è un giornalista molto capace e simpatico, riesce a trattare sempre con la dovuta leggerezza l'argomento, senza però cadere in quella approssimazione tipica della divulgazione giornalistica "non settoriale". Infatti Videogame - molto più in gioco è un podcast professionale prodotto da Radio 24, e la cosa si sente dal primo all'ultimo minuto. Il conduttore è un professionista, gli argomenti trattati sono molto ben delineati, gli interventi sono confezionati con tutti i cliché tipici delle trasmissioni di inchiesta, sia nelle tempistiche che nelle domande che vengono poste agli interlocutori, che da parte loro sono sempre molto seriosi (al netto del conduttore che grazie al ceilo cerca di dare sempre un tono leggero), mentre in altri podcast ho sentito le stesse persone fare i cazzoni. Il risultato comunque è gradevole e, soprattutto, interessante, anche se la sensazione di ascoltare 2024 o gli altri seriosi podcast della stessa emittente, con tutte le retoriche che si portano dietro, è sempre presente.



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