venerdì 1 febbraio 2019

Columns non vale un Tetris



Columns - 1990 - Versione Sega Master System


Ero un grande appassionato del Tetris, anche se dopo non troppo tempo mi aveva già ampiamente rotto le scatole; per lo meno nella sua formula classica "endless". Quindi da Columns, quando fu annunciato, mi aspettavo grandi cose. In realtà il gioco è meno divertente di Tetris, pur ricalcandone la formula. Il fatto che i pezzi non possano essere ruotati, ma solo modificati, cambiando l'ordine delle gemme che li compongono, è una discreta modifica alla formula originaria, ma è, a conti fatti, meno divertente e soprattutto meno immediato.
Naturalmente sono gusti personali, pertanto posso essere smentito da chiunque. 



Le riviste dell'epoca furono molto generose verso questo gioco, fioccarono votoni anche verso la sua incarnazione per Master System. Io non mi sento di condividere tutta questa positività anche perché il gioco ha due sole misere varianti: la classica "endless" e quella speciale in cui si deve cercare di far saltare un pezzetto specifico (di solito sepolto sotto una quantità di righe che si può anche scegliere di specificare).



Ovviamente non manca l'opzione per due giocatori e questo, ne sono certo, rende il gioco estremamente più godibile. Ma io gioco da solo, quindi non mi interessa.
Tecnicamente fa il suo compitino senza strafare, anzi a ben vedere ci si poteva aspettare qualcosa di più sia dalla grafica, fin troppo essenziale, che dal sonoro (musichette abbastanza fastidiose ed effetti sonori che non lasciano nulla).
Non ho mai giocato ad altre versioni, ma visto quanto poco mi abbia esaltato questa formula, non credo che lo farò mai.



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