martedì 12 marzo 2019

Asteroids colorati...



Asteroids - 1981 - Versione Atari 2600


Ebbi il primo incontro con Asteroids in una sala giochi, credo nel 1980. Ricordo che lo schermo era molto chiaro, lo sfondo praticamente era grigio e non nero, e le linee vettoriali che formavano la grafica erano di un bianco luminosissimo, e mi sembravano eccezionalmente definite (cioè il gioco sembrava in alta risoluzione) nonché fluidissime nei movimenti. Ci giocai 4 o 5 partite ma poi lasciai lì. Non era il mio genere probabilmente, non mi attirava più di tanto.
Ci vollero un paio d'anni per ritrovarmelo come prima cartuccia per l'Atari 2600. Essendo praticamente l'unico gioco in mio possesso lo spolpai all'inverosimile, accumulando ore ed ore a mazzulare asteroidi. Eppure non avevo cambiato idea: il gioco, pur essendo graficamente diverso (ma non necessariamente peggiore, per lo meno era colorato!), era la stessa zuppa che avevo assaggiato anni prima in sala giochi, e continuava a non esaltarmi eccessivamente.
Lo so che sembra un controsenso, ma avevo 11 anni, per Diana! Quello avevo in casa, e solo a quello potevo giocare. Non ero esaltato ma ma non potevo nemmeno lamentarmi.



La cosa divertente è che già allora pensai  che il gioco avesse un aspetto "retro" non da poco, con il punteggio e le vite scritte con enormi caratteri cubitali che facevano molto stile "pong", di quei Pong da casa "pre-console programmabili", quelli dove si potevano scegliere solo una manciata di varianti fisse sullo stesso gioco. Certo, questa versione di Asteroids era molto colorata, ma distruggere asteroidi rossi o azzurri mi faceva comunque "strano". Per non parlare di come suddetti asteroidi sfarfallassero in modo preoccupante (quanta gente avrà scoperto di soffrire di epilessia giocando a Asteroids su Atari VCS?).
In ogni caso tecnicamente il gioco faceva il suo dovere, bisogna davvero fare un plauso a chi è riuscito a riprodurre tanto movimento su schermo in soli 4 kbyte di memoria!
Il mio ricordo di Asteroids è dunque legato a doppio filo alla mia prima console: fu il primo videogioco da tv che entrò in casa mia, e per questo mi rimane difficile esprime un giudizio su di esso in senso assoluto.
L'unica cosa di cui sono certo è che anche oggi, dopo tre partite, ne ho abbastanza.

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