Civilization - 1991 - versione Amiga
Civilization è uno di quei rarissimi giochi (si contano sulle dita di una mano) che riprendo ogni due o tre anni per farci una partita, e con "una partita" intendo tranquillamente una cosa tipo 30 ore concentrate in 6 o 7 sessioni di gioco!
Si perché questo gioco crea veramente una specie di dipendenza, quella sindrome nota come "ancora un turno e poi smetto" che ti fa passare ore attaccato al monitor senza che nemmeno te ne renda conto. Anzi, Civilization è per antonomasia il re di questo genere di giochi ammazza-vita-sociale!
E, come detto, una singola partita può prolungarsi tranquillamente per decine di ore, anche a seconda di come si decide di affrontare il gioco. Uno dei punti di forza di questo meraviglioso gioco è proprio questo: si possono variare non solo le condizioni di partenza (facendo creare al computer un pianeta con certe caratteristiche) ma anche il modo in cui si vuole giocare (distruggendo tutto, per esempio, oppure difendendosi e basta, e così via).
Il mio modo preferito, ad esempio, è questo: creo un pianeta enorme, antichissimo così da avere poche montagne, temperato in modo da non avere troppi deserti, e con solo 7 civiltà, per evitare troppe ingerenze. Poi metto difficoltà bassa e inizio ad espandermi: ogni volta che posso creo strade e campi coltivabili, e poi stabilisco una nuova città. Nel frattempo cerco di avanzare il più possibile anche nelle invenzioni in modo da potermi difendere dai nemici ed eventualmente occupare le città che scoprirò. Ma soprattutto cerco di andare in democrazia il prima possibile, in modo da massimizzare lo sviluppo.
Oltre a questo, gioco sempre la prima mitica versione Amiga a 32 colori, perché questa versione permetteva (anche se in modo un po' macchinoso) di eseguire la messa in opera di strade, campi e miniere in un solo turno, cosa che poi è stata vietata nelle versioni successive.
In questo modo arrivo a ricoprire il modo intero di città e ferrovie, rendo il Pianeta Azzurro una specie di groviglio di strade metalliche, con milioni e milioni di abitanti sparsi per i continenti. Insomma, uno schifo, ma colonizzare il modo intero, credimi sulla parola, è una cosa tanto tanto gratificante.
Alla fine lascio sempre una città nemica superstite (di solito difesa da una falange di gladiatori mentre io ho i missili nucleari) in modo da poter raggiungere Alpha Centauri e chiudere la partita in questo modo.
Certamente anche questo gioco aveva i suoi problemi: il primo è che era sparso su ben 4 dischetti, più un quinto per salvare, per cui si passava la vita a scambiare dischi, ma per fortuna questo problema oggi non si presenta più grazie agli emulatori.
Il secondo problema è la lentezza dell'interfaccia di gioco, che non si riesce a migliorare nemmeno pompando la macchina emulata al massimo: Civilization sembra programmato in basic, tanto ogni operazione è lenta, tanto bisogna permere a lungo i pulsanti della tastiera o del mouse perché i comandi vengano presi dal gioco. Per far attraversare un continente ad un'unità via treno, ad esempio, ci vogliono minuti se le caselle da percorrere sono anche solo una ventina! Credo che dal punto di vista software questo gioco sia davvero pessimo, e anche la grafica, a ben vedere, tocca punti molto bassi, ma per lo meno questo aspetto ha davvero pochissima importanza.
In ogni caso, il fatto che ogni due o tre anni torni a giocare proprio al primo Civilization, benché al momento sia già disponibile il quinto episodio addirittura per PlayStation 4, la dice lunga sul valore di questo titolo, che ti ricordo abbia ormai compiuto quasi trent'anni! E te lo giuro: certamente non è solo di un attaccamento nostalgico, il mio.
Quando uscì fu una vera rivoluzione, pur trattandosi a ben vedere della somma di tanti aspetti visti in tanti altri giochi (The 7 cities of gold, railroad tycoon e tanti giochi strategici a turni). Ma era tutto talmente ben studiato e legato insieme dall'idea di progresso tecnologico dal renderlo uno dei giochi più geniali di sempre.
Ad oggi sono usciti millemila titoli analoghi, più moderni, più grossi, e tecnicamente più avanzati, quindi non ho dubbi che tu possa trovare di meglio, se ti piace il genere. Ma la freschezza e la leggibilità del primo Civilization restano anche nel 2020 sorprendentemente attuali, tanto che questo gioco riesce ancora ad essere più divertente ed allettante di molti titoli strategici recenti.
In definitiva vredo di poter definire questo gioco come uno dei miei favoriti di sempre.
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