mercoledì 29 gennaio 2020

Legend of Kyrandia, bella grafica ma...




Legend of Kyrandia - 1992 - Versione PC VGA


Ai vecchi tempi ho giocato a questa avventura grafica sull'Amiga 1200, sono certo che fosse uno dei primi titoli arrivati nelle mie manine in grado di sfruttare i fantasmagorici 256 colori del chipset AGA, e infatti ricordo che restammo tutti davvero impressionati da una grafica come mai si era vista prima sul nostro amato home computer, con immagini così piene di dettagli e colori. La versione VGA con cui ho rigiocato in questi giorni è sostanzialmente identica a quella dell'Amiga, ma ho scelto di giocare alla versione PC solamente per praticità (la versione Amiga su dischetti è troppo lenta nei caricamenti per essere ben sopportata da un giocatore del 2020) e devo dire che ancora oggi le schermate di questo gioco sono davvero bellissime, così come le animazioni che arricchiscono gli sfondi e i personaggi.



In realtà, a ben vedere, ci sarebbero un paio di cosette da dire anche sull'aspetto grafico. Per iniziare gli oggetti che si raccolgono durante il gioco possono essere posati praticamente ovunque, e se questo è effettivamente un aspetto interessante e utile (introducendo anche la meccanica della gestione dell'inventario, cosa amio avviso mai vista prima in un'avventura grafica), d'altra parte gli oggetti lasciati a terra stonano terribilmente con gli scenari: spesso sono sproporzionati, o mal amalgamanti quando non addirittura scontornati in modo pessimo. La gestione dell'inventario, tra l'altro, è parte di un grosso enigma del gioco, e devo dire che non è certamente la cosa più divertente che mi sia capitato di affrontare... anzi!



Tornando all'aspetto grafico, si nota presto che moltissime delle schermate per così dire "generiche", cioè quelle che non rappresentano luoghi particolari, sono in realtà composte da pezzi prefabbricati che vengono ricombinati donando alla fine un'evidente poca varietà agli sfondi. Se la cosa è accettabile nel labirinto sotterraneo in realtà diventa già un po' stucchevole nella foresta. A parte questo però niente altro da dire: la grafica di questo gioco è veramente eccellente.


Continuando la disamina tecnica mi ha colpito anche il sonoro. Sull'Amiga era un po' meno ricco versione che ho giocato ora, che sfrutta decentemente bene la Soundblaster riproducendo qualche effetto sonoro, musiche dal timbro tipicamente midi Ad-lib, e con un buon doppiaggio (in inglese). Le musiche, pur non essendo nulla di particolarmente artistico, rendono bene l'atmosfera e non sono mai fastidiose.



L'aspetto tecnico è quindi di prim'oridine, un buono prodotto confezionato con perizia. Stona un po' la traduzione dei testi in italiano, non sempre impeccabile, ma in questa versione su CD è decisamente migliorata rispetto alla prima versione su dischetti, che sembrava tradotta da un bambino di 10 anni.



Purtroppo però il gioco ha grossi difetti laddove invece interessa a noi giocatori. Se possiamo sorvolare sui personaggi, ad iniziare dal protagonista e dal cattivo, che sono quanto di meno interessante si sia mai visto in un'avventura grafica, non possiamo invece tacere la pochezza degli enigmi che ci troveremo a risolvere. Non ne ho trovato uno che fosse divertente o appagante in qualche modo. Alcuni sono addirittura illogici e (almeno apparentemente) si risolvono provando combinazioni casuali. Altri sono semplicemente noiosi o senza senso. Qualunque gioco Lucas, a confronto, sembra una raccolta di idee geniali.



Non mancano momenti carini, ma nulla di memorabile. Ed è un peccato, perché l'impianto di gioco, l'interfaccia, l'idea stessa di avere degli incantesimi a disposizione, sono tutti elementi che potenzialmente potevano creare situazioni interessantissime. Ci troviamo invece a girare per un'isola bellissima dove la cosa più interessante che ci capita è di giocare a nascondino. Mah!
Tra l'altro, piccola nota a margine, in questo gioco si muore pure spesso e volentieri!
Insomma, bellissimo da vedere,  ma brutto da giocare.


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