lunedì 13 luglio 2020

The Incredible Adventures of Van Helsing II



The Incredible Adventures of Van Helsing II - 2015 - Versione Playstation 4



Ho voluto provare questo The Incredible Adventures of Van Helsing II perché l'ho trovato in offerta, praticamente regalato, sul Playstation Store, e siccome mi piacciono i giochi del genere alla Diablo e siccome tra l'altro in diverse occasioni avevo sentito parlare abbastanza bene già del primo The Incredible Adventures of Van Helsing (uscito l'anno prima), avevo non poche aspettative nei confronti di questo gioco. Ebbene devo ammettere che mi è difficile dire se questo gioco mi abbia convinto o no, ma di sicuro posso dire che in parte mi è piaciuto e in parte sono rimasto deluso.



Dal punto di vista tecnico il gioco si difende: non è certo un gioco dal budget statosferico come ad esempio Diablo 3, e questo lo si capisce facilmente dalla qualità della grafica, ma il i programmatori sanno il fatto loro e in questo gioco capita in alcune occasioni di avere una quantità impressionante di nemici, di tutte le forme e dimensioni, che ti si riversano addosso senza che il motore ne risenta più di tanto. 



I caricamenti sono lenti e mi è capitato un paio di volte che il gioco andasse in crush, ma non considero questi episodi importanti al punto che possano variare la mia valutazione globale. La direzione artistica della grafica non è nulla di particolare, ma se ami il tema "steampunk" questo titolo dimostra una certa personalità.



Dal punto di vista sonoro Van Helsin II non ha invece una personalità ben definitiva, anche se è arricchito da un tema banale ma di effetto. Tuttavi adoro il parlato di questo gioco, recitato davvero in modo spiritoso e professionale, così come mi piace tantissimo il fatto che vengano emessi dei suoni anche dall'altoparlante del joypad, con campanelli di avviso e chiamate "via radio" dalla base operativa: davvero un bel tocco!



La storia è abbastanza insignificante e anzi tradisce la natura di "capitolo di mezzo" di quella che è una vera e propria trilogia di giochi, ma i dialoghi spiritosi e le continue citazioni verso film famosi (Terminator, Guerre stellari, Alien ecc) rendono comunque l'incedere del gioco per lo meno piacevole. Infine Van Helsing II propone molti contenuti di contorno: oltre a doverci confrontare con un generoso sistema di "loot" che permette di potenziare, fondere e incantare i numerosi pezzi di equipaggiamento che si rinvengono sul campo di battaglia, ci viene permesso di gestire gli inventari di ben due personaggi distinti che, entrambi, hanno un albero di potenziamenti abbastanza sconfinato e facilmente rivoluzionabile alla bisogna. Vi sono inoltre alcune fasi di intermezzo in stile "tower defence" che mi sono piaciute tantissimo!



Ora però passiamo ai lati negativi. Intanto il gioco, diversamente da tutti gli altri titoli alla Diablo, non ha le mappe che si creano in modo procedurale: i livelli di gioco sono sempre uguali e addirittura si può scegliere che, se ci ritorni in un secondo tempo, non trovi più i nemici che hai spazzolato via in precedenza; e la cosa ha anche un suo senso visto che, anche se invece si accende l'opzione che li rigenera, ad un certo punto tornandoci non daranno più esperienza al personaggio. Quindi non ha senso rigiocare i livelli già affrontati, almeno all'interno della stessa partita.



Inoltre questi livelli sono proprio pochi, e ritengo che si sarebbero potute aggiungere almeno un paio di altre ambientazioni, ma avrei gradito che avessero aggiunto anche solo più livelli all'interno di una stessa ambientazione. Invece no: se si corre dall'inizio alla fine del gioco, saltando le fasi di difesa, bastano davvero pochissime ore per vedere tutto. Questa cosa mi ha lasciato davvero perplesso: perché così poche mappe, cosa costava allungare un po' l'esperienza facendone di più?



La seconda cosa che non ho affatto gradito (e magari sono io che non ho capito bene come giocare, per carità) è relativa al bilanciamento difficoltà del gioco: a livello "normale" tutta l'avventura è una discreta sfida, ma ci sono momenti estremamente semplici ed altri invece terribilmente difficili. In particolare lo scontro col penultimo boss non sono riuscito a vincerlo in nessuna delle due partite che ho fatto (una con la classe cacciatore, e l'altra con la classe ingegnere) se non abbassando momentaneamente la difficoltà, mentre lo scontro finale (che è una vera bolgia infernale) in realtà ti consente di morire e rinascere a ripetizione senza alcuna penalità, e quindi per quanto possa essere uno scontro lungo e tedioso, in realtà è impossibile da perdere. Tutto questo mi lascia davvero molto perplesso.



Facendo un bilancio finale tra pro e contro, posso dirti che mi sono divertito e che il gioco è valso i pochi euro spesi. Il problema della difficoltà altalenante e la presenza di poche ambientazioni mi hanno infastidito, soprattutto perché tutto il resto (i livelli di difesa e la gestione delle abilità e degli oggetti) facevano presagire un'avventura molto più articolata e duratura. In sostanza: un gioco pieno di potenzialità ma un po' troppo grezzo.


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