sabato 22 maggio 2021

E poi Diablo II (l'originale)



Diablo II - 2000 - Versione PC

Diablo II è esattamente come il primo Diablo, ma è più grosso, più ricco e più vario. Graficamente siamo proprio allo stesso livello, anche se va detto che le numerose aree all'aperto secondo me sono decisamente brutte (ce n'erano un paio anche in alcune espansioni del primo Diablo e secondo il mio modesto parere erano fatte meglio), ma più in generale ho notato che non c'è la stessa magnifica atmosfera a cui ci aveva abituato il primo Diablo.



Per il resto il gioco è davvero identico al predecessore sia nelle meccaniche che nell'aspetto generale. Ovviamente è tutto amplificato, ma appena ti metti a giocare capisci che dovrai affrontare lo stesso identico problema dell'inventario che si riempie in pochissimi minuti, cosa già molto snervante nel primo Diablo ma che qui diventa addirittura insopportabile visto che l'inventario è perennemente occupato da diversi oggetti (come amuleti ed altro) capaci - con il semplice fatto di possederli - di dare dei bonus, e quindi passerai la gran parte del tuo tempo a tornare alla base (sperabilmente con un portale) per vendere gli oggetti raccolti durante le battaglie.



E' divertente? Nì, nel senso che questa meccanica è una spina nel culo, ma dà comunque delle belle soddisfazioni trovare oggetti sempre più potenti, nella speranza di poter migliorare anche il proprio equipaggiamento e quindi diventare sempre più letali.


Tra l'altro questa volta ho scelto di giocare impersonando lo shamano evocatore, e praticamente non faccio altro se non guardare i miei famigli combattere contro la qualunque, intervenendo giusto di tanto in tanto facendo esplodere qualche cadavere. Se per fortuna in questo modo evito il clic selvaggio che sarebbe invece necessario attaccando direttamente i nemici, d'altra parte però diventa tutto ancor più noioso, dovendomi solo limitare a tenere i ranghi serrati (cosa che normalmente non richiede alcun intervento).



Diablo II tra l'altro amplifica anche il fattore di rigiocabilità rispetto a quanto si era visto nel suo prequel. Dopo aver terminato un primo ciclo, rigiocando l'avventura ad livello più alto si sbloccano anche nuovi incontri, nemici, boss e oggetti particolari. E c'è tutto il sistema delle Rune a rendere la cosa ancora più interessante. So che sono stati scritti libri e libri che illustrano tutte queste meccaniche nascoste, ma francamente non mi interessano più di tanto.



In definitiva Diablo II è chiaramente pensato per chi aveva amato il primo Diablo alla follia, è di fatto un more-of-the-same ricchissimo di opzioni, livelli da esplorare e nemici da macellare nei modi più diversi. Per quelli che invece, come me, avevano molto apprezzato Diablo ma certamente, una volta terminato, erano passati tranquillamente ad altro, forse non è il gioco migliore con cui cimentarsi, in quanto diventa ben presto ripetitivo e tecnicamente non è migliore del suo prequel, anzi manca di un pizzico di quella magia che rendeva Diablo tanto speciale. Un ottimo gioco (di cui a breve arriva una versione rifatta) che però non mi aveva convinto appieno già vent'anni fa, meno che meno adesso.



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