Disgaea 3 - 2009 - Versione Playstation 3
Questo terzo episodio di Disgaea (che senz'altro è una delle mie serie preferite in ambito videoludico) a mio parere è il più brutto della serie e non lo consiglierei a nessuno, almeno come primo titolo per assaggiare il mondo di Disgaea. Sia chiaro, il gioco è fatto bene ed è una diretta evoluzione dei due capitoli precedenti, che tanto mi avevano appassionato.
Non mancano meccaniche profonde e motivi per divertirsi mazzulando demoni. Io stesso ho un counter fermo su 155 ore di gioco, che fa di Disgaea 3 probabilmente il titolo su cui ho impegnato più ore, con la sola esclusione del primo mitico Disgaea, dove penso di esserci stato più del doppio del tempo (ma lì c'erano anche la famosa questione del tempo consumato guardando le scenette degli attacchi speciali che non potevano essere saltate).
Allora perché ho poca considerazione di questo gioco? I motivi sono tanti e ora vado ad elencarteli: primo elemento, anche se poco importante, è l'antipatia dei due protagonisti del gioco, Mao e Raspberly sono personaggi petulanti, rindondanti, noiosi, e la loro vicenda è quanto di meno interessante abbia giocato in vita mia. E questo già può indisporre e non poco.
Ma i veri problemi sono altri. Ad esempio in questo capitolo viene introdotto il cosiddetto "magic change", cioè una meccanica in cui un personaggio umano si può fondere con un personaggio "mostro" che ne diventerà l'arma e le cui statistiche andranno a sommarsi a quelle del personaggio umano. Questa meccanica sopravvivrà anche in tutti i giochi successivi, ma mentre in Disgaea 3 il magic change diventa quasi fondamentale per fortuna nei giochi successivi sarà solo una delle tante possibilità da utilizzare a nostro favore pur potendosene fare tranquillamente a meno. Cosa che io ho sempre fatto perché, semplicemente, questa meccanica non mi piace, aggiunge complessità e lentezza agli scontri quando personalmente preferisco risolvere le battaglie utilizzando poche unità e in velocità.
Un altro aspetto che amo nella serie Disgaea è la presenza dell'assemblea oscura, una specie di parlamento in cui si sottopongono delle richieste che possono o non possono essere approvate. In questo gioco l'assemblea scompare lasciando posto al... consiglio di classe! Anche se la meccanica di base resta la stessa, è comunque veramente una cosa terribile discutere tra i banchi di scuola... insomma, l'ambientazione è totalmente fuori contesto e poco avvincente.
Anche sotto altri aspetti il gioco mi ha convinto poco (posso citare l'Item World eccessivamente popoloso benché arricchito dalla presenza dei pirati), ma non posso riconoscere che vi è una mole talmente alta di cose da fare che nel complesso sono molte cose si salvano, e tutto sommato mi sono divertito giocando. Per fortuna i capitoli successivi sono tornati in carreggiata sotto molti degli aspetti che critico, e in effetti li ho trovati decisamente migliori.
Disgaea 3 resta in ogni caso un buon gioco, ma che purtroppo risente di alcune scelte infelici, compreso il fatto che pur essendo graficamente superiore ai giochi precedenti (usciti su Playstation 2) gli sprite 2d dei personaggi sono ancora troppo sgranati e poco definiti per non stonare sugli sfondi in alta risoluzione. In definitiva, come detto, è un buon gioco ma non mi sento di consigliarlo.
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