giovedì 3 giugno 2021

Breakdance - precursore dei rythm game?

 


Breakdance - 1984 - Versione Commodore 64


Siccome mi stavo accingendo a registrare una puntata del mio podcast Retrogaming Lives relativamente ai giochi ritmici (rythm games), ho deciso di rispolverare questo vetusto Breakdance. Titolo prodotto dalla Epyx, e che quindi potenzialmente dovrebbe essere di un gioco tecnicamente curato, in realtà non ha nulla di notevole, e anzi tradisce una direzione artistica abbastanza disastrosa. Gli sfondi, iniziando anche dallo schermo dei titoli, sembrano disegnati da un bambino piccolo, con prospettive, colori ed elementi che definire "naif" sarebbe un complimento. Gli omini sono in grado di fare una quindicina di evoluzioni, che non è male, e sono anche fatte abbastanza bene, ma sono talmente veloci e brevi che non te le godi nemmeno. Che dire poi della musica? Banale, realizzata mediocremente, e non va a ritmo con gli omini.



Il gioco è poco vario pur proponendo 4 diversi scenari. Il quarto permette di coreografare il proprio balletto, impostando le figure in una specie di sequencer. Per l'epoca, parliamo pur sempre del 1984, l'idea era interessante e credo che tutti noi ci siamo divertiti per qualche ora a imporre al nostro omino il moonwalker e gli spin sulla testa. Ma il divertimento passa in fretta.



Le altre sfide invece richiedono di imitare le mosse dei nostri antagonisti, come in una specie di "Simon", in cui bisogna ricordarsi le sequenze, o in tempo reale, in una specie di "Space Invaders" in cui gli altri ballerini scendono verso di noi e possono essere polverizzati se combattuti con la stessa mossa. E se non avevi le istruzioni hai voglia a capire come fare le varie mosse! Per cui le partite duravano pochi secondi.



A ben vedere Breakdance non ha nulla del rythm-game, anzi il ritmo è spesso fuorviante. E' più un gioco di memoria, anche se alcune meccaniche, come l'imitazione sono poi mutuate nei giochi ritmici. Ad oggi io ti consiglierei quindi di tenerti lontano mille miglia da questo gioco, non ha alcun mordente ed è graficamente orribile. Tuttavia è un buon documento storico di quella cultura pop che all'epoca era appena esplosa come moda e fenomeno di costume.



Nessun commento:

Posta un commento