giovedì 9 gennaio 2025

Gauntlet

 


Gauntlet - 1985 - Versione Arcade

Tra tutti gli arcade mangiasoldi che abbia mai provato, Gauntlet non ha rivali nel succhiarti moneta dopo moneta. Nemmeno Dragon's Lair era così fottutamente capace di farti scucire la grana come invece mi è capitato (ed è capitato quasi a tutti) di fare davanti a questo arcade. Chiaramente per un pidocchio taccagno genovese come me è stata una vera sofferenza rapportarmi con questo gioco, perché da una parte era un titolo davvero attraente (adesso ci arrivo), dall'altra ne usufruivo probabilmente nel modo sbagliato.


Andiamo con ordine. Nel 1985 un gioco con una grafica di questo tipo, pur non essendo in assoluto bellissima, era impressionante per la quantità di colori anche negli sfondi e, soprattutto, per l'insana quantità di nemici che si muovevano su schermo. La possibilità di usare quattro diversi personaggi, i bauli del tesoro sparsi qua e là per le segrete, la voce digitalizzata à la grillo parlante che faceva da dungeon master e che quindi ti spiegava le regole e ti ammoniva se stavi per morire, lo scrolling (scorrimento dello schermo) fluido nelle quattro direzioni e un gameplay tanto semplice quanto solido, erano tutte cose davvero irresistibili anche per un giocatore single player come me.


Sì, perché questo gioco andava giocato almeno da due persone contemporaneamente per essere davvero divertente e, soprattutto, fruibile per un tempo decente. Da soli, come ho sempre giocato io, Gauntlet è un gioco - almeno per i neofiti - di una difficoltà proibitiva. Una partita da zero mi durava, se ero fortunato, quattro minuti, e poi o morivo o inserivo moneta dopo moneta per ottenere altri punti vita. Ecco perché mi fumavo mille lire in pochi minuti solo continuando a inserire monete nel cassone!


Sono certo che un giocatore esperto può riuscire a giocare molto a lungo senza spendere alcuna pecunia, visto che comunque ci sono dei punti nei livelli in cui poter fare un po' di combattimento tattico, ma non era il mio caso. Vedevo gente giocare in doppio ed avere quindi maggiore fortuna, del resto l'unione fa la forza, ma il gioco inesorabilmente ti consuma punti vita ad ogni secondo e gli oggetti capaci a rimpolpare un po' il contatore sono veramente pochi e spesso difficili da raggiungere incolumi.


In definitiva Gauntlet era un gioco mangiasoldi, maledettamente accattivante, ma troppo dispendioso per un giocatore solitario. Per fortuna i primi 8 livelli erano fissi, e si poteva imparare a farli con un po' di perseveranza, ma i successivi, proposti in modo casuale, erano troppo difficili per uscirne vivi senza dilapidare le monetine che avevo in tasca, per cui - mio malgrado - abbandonai questo gioco in fretta e ora mi resta solo il ricordo della sua grande atmosfera.



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