venerdì 5 luglio 2019

Neutopia, come Zelda, meglio di Zelda




Neutopia - anno 1989 - Versione Pc-Engine


Neutopia può essere facilmente bollato come un clone spudorato di Zelda (il primo, quello per NES del 1986), ed effettivamente lo è, non lo si può negare, ma è comunque un gioco molto interessate e godibile sotto molti punti di vista.



Intanto per incominciare è da notare che questo titolo è uscito alcuni anni prima di A Link To The Past, eppure è molto più simile a questo gioco di quanto non assomigli al primo Zelda, pubblicato per Nes, a cui si è direttamente e pesantemente ispirato. In sostanza, per realizzazione e gameplay, Neutopia sembra davvero essere l'anello di congiunzione tra i due titoli ufficiali, piuttosto che un titolo terzo!



Quasi tutti gli elementi presenti in Neutopia sono presi pari pari dal gioco Nintendo, compresi anche alcuni mostri, disegnati allo stesso modo, come ad esempio il polipetto che spara proiettili dalla bocca. Credo che almeno questo tipo di somiglianze si sarebbe potuto evitarle. Ma al di là di questo il gioco ha qualche barlume di sua propria personalità ed è realizzato proprio benino. Insomma mi è piaciuto tanto.



La grafica sembra uscita da un coin-op degli anni 80: pur essendo semplice è comunque progettata e colorata in modo molto chiaro e funzionale, non tralasciando qualche piccola chicca che rende il tutto più piacevole. Mi è piaciuta molto, mi ha ricordato davvero alcuni vecchi giochi da bar. Anche l'aspetto sonoro è più che gradevole, con una colonna sonora davvero originale e quasi mai fastidiosa.



L'avventura è strutturata in modo abbastanza semplice, e pur permettendo di girovagare per la  mappa ed esplorare il mondo di gioco in cerca di oggetti e segreti, difficilmente vi porterà a perdervi o a infilarvi in un dungeon avanzato non sufficientemente equipaggiati.



All'inzio può sembrare tutto facile, ma ovviamente più si va avanti e più i labirinti si fanno complicati. Spesso ci si può trovare un po' in difficoltà vista la quantità di mostri che popolano le varie stanze, ma ci sono anche tanti oggettini bonus che possono venirci in aiuto.




I boss sono in linea con tutto questo: nulla di complicato ma affrontarli non è necessariamente un compito facile. E come in zelda, morire contro un boss vuol dire doversi rifare tutta la strada... non il massimo del divertimento (benedetto sia il "save state" del mio retropie!).
In definitiva siamo di fronte ad una specie di versione di Zelda (all'epoca) molto migliorata sotto tutti i punti di vista. Un bel gioco, divertente e quasi mai frustrante, indubbiamente  molto migliore del gioco a cui si ispira.



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