lunedì 3 dicembre 2018

Pyjamarama sul C64



Pyjamarama - 1984 - Versione Commodore 64


Pyjamarama tecnicamente è una palese conversione di un gioco per Spectrum, lo si capisce dal sonoro superminimalista e dalla grafica molto ben definita ma colorata in modo netto (cioè in ogni celletta di pixel 8x8 c'è solo un colore oltre allo sfondo).
Per fortuna il personaggio e i vari ostacoli in movimento sono fatti con degli sprite, così da evitare il classico ed orribile colour-clash, il cambio di colore dello sfondo quando un oggetto si muove, un orribile problema assolutamente inevitabile su Spectrum, ma per fortuna del tutto assente sul C64. Questo aspetto "da Spectrum" è quindi presente ma sufficientemente mitigato. 

Il gioco in sé invece è molto intrigante e, sotto certi aspetti, abbastanza unico. Devo dire che mi ricordavo della maggior parte degli "enigmi" e quindi sono rimasto solo un attimo bloccato in un paio di passaggi non così tanto logici, tipo che per entrare in una porta servisse una moneta - dove sta la logica?? - però ho risolto il gioco molto velocemente, mentre non so perché mi ricordavo che fosse un gioco molto più lungo. Credo che sapendo la soluzione lo si possa finire in meno di 15 minuti, visto che la più grande difficoltà del gioco è capire quale oggetto serva in quale posto e per fare cosa.

La mappa invece è molto piccola, all'inizio un po' spiazzante, ma quando la si "inquadra" diventa difficile perdersi. I nemici che ostacolano il cammino si muovono in modo talmente prevedibile da non rappresentare un vero problema. La meccanica di gioco è molto intelligente e, ancora oggi, divertente. In pratica ci si muove per questi ambienti, che sono al 99% all'interno di una casa, portandosi dietro 2 oggetti, se viene raccolto un terzo oggetto in automatico viene lasciato al suo posto uno dei due oggetti che si aveva in precedenza. Quindi, in parole semplici, in tutto il gioco si portano in giro oggetti scambiandoli di volta in volta con nuovi oggetti. Avere uno di questi oggetti nell'inventario permette di "usarlo" in modo automatico, e anche abbastanza vario. Per esempio basta avere nell'inventario dell'acqua per rimuovere del fuoco da uno schermo, oppure bisogna avere una certa chiave per poter raccogliere un oggetto chiuso in una bacheca, o ancora se si ha una tanica vuota, passando sopra a un rubinetto la si può avere piena. Gli enigmi sono quindi di questo tipo e sinceramente non mi sembra di aver mai rivisto questa meccanica successivamente: un vero peccato perché invece il sistema funziona ed è molto divertente.

In definitiva mi è piaciuto moltissimo rituffarmi in questo originalissimo gioco, anche perché traspira "anni 80" da tutti i pori!

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