sabato 1 dicembre 2018

Alien Breed - un classico per Amiga


Alien Breed Special Edition - 1992 -  Amiga


Mi ricordo che la versione standard uscita l'anno prima era di una difficoltà immonda: gli alieni uscivano fuori dappertutto - altro che dalle fottute pareti! - i proiettili finivano sempre sul più bello e se si terminavano le chiavi si rimaneva fregati. Questa versione speciale corregge in parte questi problemi, rendendo il gioco se non meno frustrante per lo meno non impossibile da giocare. Ci sono anche il doppio dei livelli rispetto alla versione standard, ma resta il fatto che sperare di arrivare al terzo o quarto livello senza utilizzare qualche cheat è davvero un compito difficilissimo per un giocatore normale, anche se è presente un sistema di password che permette di continuare direttamente all'ultimo livello raggiunto.

Nella sostanza il gioco è uno sparatutto visto dall'alto ambientato in una grossa nave infestata dagli Alieni, con tanto di facegrabber e regine sparse qua e là. Le armi possono essere potenziate grazie alla raccolta di crediti spendibili in negozi ove comprare anche proiettili, chiavi e vite extra. 

Purtroppo il grande problema di Alien Breed resta il fatto che gli alieni si rigenerano all'infinito mentre i proiettili sono contati, e questa scelta di design - che senz'altro rende il gioco avvincente - finisce inesorabilmente per fregare il giocatore che spesso e volentieri ha difficoltà ad orientarsi per i labirintici livelli di gioco. Questo espediente naturalmente serve per allungare l'esperienza di gioco, che altrimenti si esaurirebbe in un paio d'ore, ma per i meno tenaci rappresenta uno sbarramento quasi impenetrabile, oggi come allora.

In definitiva il gioco è invecchiato piuttosto bene, la grafica ricorda i migliori giochi 2d da sala di fine anni '80, mentre il sonoro poteva essere un po' più vario ma resta di buon livello. Unica vera nota di demerito è la scena finale che... non esiste perché - lo dice il gioco stesso - era terminata la memoria a disposizione!

1 commento:

  1. Quanti ricordi! L'originale su Amiga 500 non ero mai riuscito a finirlo, proprio per la curva di giocabilità non proprio perfetta. Mi sono vendicato decenni dopo, quando l'ho scaricato in versione estesa sul PlayStation 3. Assolutamente un titolo da provare!

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