martedì 11 dicembre 2018

Sim City, dove tutto iniziò


Sim City - 1989 - Versione Amiga

Il primo mitico Sim City è ancora senza dubbio, a trent'anni dalla sua uscita, un gioco magnetico, pur nella sua evidentissima semplicità. Le poche opzioni e le poche cose da fare e da tenere sotto controllo fanno di questo titolo certamente qualcosa che non pretende di avere un'enorme longevità e in poche ore, o anche solo in una partita, si finisce per vedere tutto quello che il gioco ha da offrire. E indubbiamente i numerosissimi seguiti di Sim City introdussero meccaniche ben più profonde, meccanismi più fini, maggior grado di personalizzazione e quindi una maggior longevità generale. Ma il divertimento immediato che questo primo mitico episodio sa dare anche per una sola partita veloce resta insuperato.



Ammetto che ho solo provato senza mai giocare approfonditamente i capitoli successivi. Ricordo che solamente con Sim City 2000 mi sono intrattenuto diverse ore, ma me ne stancai in fretta: alla fine era lo stesso gioco ma solo più complicato, meno immediato, più stressante. L'aspetto grafico era certamente di un altro livello, ma non era questo l'aspetto importante. La cosa importante è che tutti gli altri Sim (non solo quelli cittadini, ma anche quelli di formicaio ecc) non avevano la stessa magia.
Sim City fu a tutti gli effetti il mio gioco di Natale del 1989, mi tenne incollato al video per tutte le vacanze, ipnotizzandomi con le sue piccole animazioni che sembravano dare vita alla mia (schematica) città, mentre i seguiti - a mio avviso - non avevano davvero nulla di nuovo da dire, se non per l'appunto una grafica più raffinata e meccanismi a volte inutilmente più complessi. 



Ammetto che ho sempre e solo giocato alla difficoltà più semplice (quella che ti fa iniziare con più soldi) e che ho sempre utilizzato il trucchetto di alzare le tasse a paletta in dicembre per poi azzerarle a gennaio (massimizzando così i profitti). Ma facevo così perché a me divertiva costruire la città e plasmarla a mio piacimento. La "sfida" non mi ha mai interessato. I disastri li ho sempre evitati il più possibile.
Certamente il mio è un approccio molto particolare e non condivisibile da tutti, ma resto dell'idea che la grande trovata, l'idea geniale, il "quid" di Sim City sia non tanto nel dimostrare la propria abilità nel gestire il bilancio, quanto quella di saper creare un organismo complesso che funzioni nella sua interezza. Questo è ciò che mi fece innamorare di Sim City, e questo è quello che ho visto negli occhi di mio figlio (che ha 8 anni) quando ieri ha iniziato a costruire la sua città con questo vetusto ma ancora eccellente gioco.


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