GYRUSS - 1983 - Versione arcade
Gyruss non è altro che una variante di Galaga, coi nemici che invece di disporsi in cima allo schermo, con la nostra navetta in basso che spara per colpirli, vanno a posizionarsi al centro del campo di gioco, con la nostra astronavina che gira loro attorno. Un efficace "rescaling" degli alieni e un uso sapiente dei cambi di velocità degli stessi, danno inoltre l'illusione che vi sia una sorta di profondità nello schermo, per cui i nemici si troverebbero in realtà più avanti rispetto a noi, come se li stessimo inseguendo in un ipotetico tunnel. L'unica vera differenza concettuale tra Galaga e Gyruss deriva dal fatto che anziché muovere la nave solo a destra o a sinistra lungo una retta immaginaria situata sul fondo dello schermo, possiamo comandare il nostro mezzo lungo tutta la circonferenza di una sfera che tocca i quattro bordi dello schermo. Questa maggiore manovrabilità rispetto a Galaga si paga con più oggetti in caduta libera verso di noi da evitare di scontrare, e da una minore leggibilità degli stessi sullo schermo essendo questi oggetti, in principio di caduta, prospetticamente più lontani (e quindi piccoli) e in costante accelerazione verso di noi. Il gioco è tutto qui. Si alternano stage classici in cui si deve evitare la morte con alcuni livelli bonus in cui ci si deve preoccupare solo di eliminare quanti più nemici possibili. Ogni tanto è possibile potenziare leggermente lo sparo, ma non c'è nulla di più sofisticato di questo.
Dal punto di vista tecnico Gyruss non è certamente ricordato per la sua grafica, che è veramente povera anche per i canoni del tempo. Ha invece sicuramente il suo fascino il sonoro, impreziosito da una costante e ritmata rivisitazione della Toccata e Fuga, scelta azzeccatissima capace di martellare il cervello fino alla follia.
Quello che fa di Gyruss un classico è però la sua giocabilità ipnotica. La costante (e ingannevole) idea di inseguire i nemici aggiunge un elemento fortissimo di appeal ad un titolo altrimenti ben poco originale nelle meccaniche, e ripetitivo in modo imbarazzante.
Io stesso ne fui rapito al punto da diventarne un piccolo campione. No so dire se Gyruss sia o meno riconosciuto come un titolo facile, ma resta il fatto che ero arrivato al punto da poterci giocare per ore, quasi in stato di trance, con un semplice gettone. Una volta, in un bar in uno stabilimento balneare, arrivai a giocare un'unica partita di 8 ore e 40 minuti, e avevo accumulato una quantità di vite imbarazzante (mi pare, ma potrei sbagliare, che ad un certo punto le visualizzasse in modo diverso, raggruppandone 10 in un unica icona diversa o qualcosa di simile). Mollai dopo tutte quelle ore perché non ne potevo più, ma avrei potuto continuare chissà per quanto tempo ancora visto che ormai sapevo esattamente cosa fare, quando e come... praticamente non morivo mai! Comunque ho lasciato i miei record in diverse sale giochi della Liguria, quindi probabilmente gli altri giocatori non lo trovavano così facile.
Devo dire che poi smisi di botto di giocarci, e oggi non ricordo più gli schemi che avevo imparato più di 30 anni fa. Quello che venne dopo Gyruss è stato sicuramente molto migliore sotto tutti i punti di vista, quindi all'epoca persi interesse e anche oggi, davanti al gioco originale, non trovo più quel fascino che provai nel 1985, quattordicenne.
Resta sicuramente un gioco fondamentale, ma nulla per cui oggi valga la pena impegnare più di 10 minuti del proprio tempo. Solo per nostalgici!
Da poco mi sono messo a rigiocare la versione che più preferisco e quella con cui sono cresciuto, ovvero Gyruss per C64 (che preferisco di gran lunga all'arcade) e ho superato il milione di punti dopo circa 45 /50 minuti.. inutile dire che poi mi sono stufato (però ho fatto il video su YT dove si vede che l'ho superato, anche perchè l'ho rigiocato tutto in seguito per poter riprendere con il cellulare)
RispondiEliminaEh grazie, dammi il nome del tuo canale che andiamo subito a vedere!
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