mercoledì 31 ottobre 2018

Welcome to the suicide express


Suicide Express - 1985 - Versione C64


Anthony Crowther è un grande autore e ci ha portato tra gli altri anche quel capolavoro che è Captive, uno tra miei giochi preferiti di sempre e di cui un giorno forse vi parlerò.
Ma è anche un gran bastardo, perché ci ha dato anche questo Suicide Express, che è davvero un gioco impossibile.
Fondamentalmente abbiamo la riproposizione in chiave futuristica di un suo gioco precedente chiamato "Loco", in cui si guidava un trenino a vapore per la campagna, sulle note di una riproduzione di EquinoxIV di J.M.Jarre (scelta azzeccatissima, secondo me). Allo stesso modo Suicide Express ci fa correre su una locomotiva, questa volta dall'aspetto futuristico e attraverso una landa aliena, in una pericolosa corsa verso.... i 100.000 punti! Il gioco infatti si conclude raggiunto questo punteggio oppure... terminando le poche vite a disposizione, cosa che normalmente accade dopo pochi secondi di gioco! Infatti la difficoltà è a mio parere davvero proibitiva soprattutto per come è impostato il gioco.



La parte inferiore dello schermo ci fa vedere dall'alto il percorso delle rotaie, ricco di scambi e vie alternative, e il giocatore può liberamente variare la sua via e anche la velocità con cui percorrerla, è addirittura possibile fermarsi ma non per più di un secondo o due altrimenti saremo distrutti. Lungo il percorso si possono raccogliere dei proiettili indicati come puntini sulle rotaie, che possono essere sparati davanti a noi per distruggere altri convogli che ci vengono incontro. Se il gioco fosse tutto qui non sarebbe nemmeno difficilissimo, basterebbe scegliere percorsi ricchi di proiettili e evitare di sbattere contro i treni che viaggiano in senso opposto semplicemente cambiando strada o sparando. In realtà ci sono diversi "disturbatori" che impediscono di fere quello che vogliamo. Uno di questi tende a suicidarsi cadendovi addosso, ma anche questo può essere abbastanza agevolmente evitato spostandosi su una via laterale quando sta per impattare. Il problema sono l'aereo e l'ufo (che ricorda quello di Alcor) che ci bombarderanno o tenteranno di schiacciarci dall'alto.



Questi due nemici, per evitare che ci distruggano, devono essere tenuti d'occhio nella parte superiore dello schermo. Praticamente bisogna avere minimo tre occhi per fare tutte queste cose insieme! O si guarda il percorso di sotto, o si guardano le bombe che ci cado in testa dall'altro. Quindi a meno che io non abbia capito come si gioca, riuscire a fare anche solo una manciata di livelli è un'impresa non da poco.



Se graficamente il gioco è abbastanza povero e ripetitivo (praticamente sembra di fare sempre lo stesso percorso), non si può dire altrettanto del sonoro. Anche questo gioco per il C64 presenta una musica stupenda (che io pensavo fosse una rivisitazione del Blade Runner di Vangelis, salvo scoprire che è invece la versione riadattata di un brano prog inglese intitolato Hotta), corredata da effetti discreti e, udite udite, dal parlato! Il gioco pronuncia diverse frasi (con un accento un po' francese) e legge il punteggio una volta raggiunto il game over. Davvero fantastico per l'epoca!



Il gioco comunque è poco divertente e troppo frustrante per meritare il nostro tempo. Resta quindi interessante solo per l'aspetto sonoro.

Infine, per gradire e se lo desiderate, ho fatto personalmente un remix della musica di Suicide Express (basandomi sul gioco, all'epoca non sapevo che esistesse un brano originale), che si può trovare qui:



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