Final Fantasy XV – 2016 – Versione PS4
Mi sono deciso a giocare a FFXV quasi due anni dopo averlo acquistato, dopo che mi avevano assicurato che il gioco ora avesse risolto la gran parte dei problemi che lo affliggevano quando fu pubblicato. In effetti avevo iniziato a giocarlo subito ma poi l'avevo mollato, principalmente perché avevo altre cose più interessanti da fare e poi perché, diciamolo, mancava di una coerenza di base.
Il problema della coerenza è palese. Siamo in un mondo fantasy, c'è una guerra terribile con città distrutte, mostroni enormi che vagano per il territorio, eppure guidiamo un gruppetto di ragazzi che girano in auto per la campagna, dove la gente va in giro col camioncino, si prende gli aperitivi in piazzetta, pesca nei laghetti, pubblica giornali eccetera eccetera. Insomma, non c'è corrispondenza tra ambiente e avvenimenti, tra drammaticità e quotidianità. Il tutto è, a mio parere, molto fastidioso.
Superato però questo evidente difetto, se ci lasciamo prendere dalle meccaniche di gioco allora tutto torna al suo posto. Il mondo è dannatamente bello da esplorare e giocare, ci sono un sacco di cose da fare, mostri da cacciare, missioni da intraprendere. Il tutto mentre i personaggi si sviluppano e diventano sempre più forti, si trovano nuove armi e nuovi accessori, si impara a gestire meglio oggetti e opportunità di combattimento. Già, il combattimento: all'inizio si capisce poco e sembra un po' dagli esiti casuali, ma giocando si impara a leggere quanto avviene sullo schermo (anche se non mancano mai momenti di confusione totale nei quali non si capisce bene nemmeno dove si trovi Noctis), e il gioco decolla, diventando davvero divertente persino per chi preferirebbe un approccio più ragionato che action. Emblematico in questo senso è la meccanica alla base delle magie. Per più di metà gioco non le ho considerate, scoprendo solo alla fine che se confezionate per bene diventano un'arma talmente devastante che è possibile risolvere scontri molto difficili semplicemente tirando la magia giusta (ed infatti ne è consentito un uso piuttosto centellinato).
Dal punto di vista tecnico, niente da dire: ottima grafica, filmati eccezionali, sonoro piuttosto timido ma molto efficace (vogliamo parlare dell'autoradio che trasmette i brani dei vecchi final fantasy?!), con temi meravigliosi. Tra i mosti non mancano i Tonberry, Cyactus, Pyros e tutti quelli che ci hanno accompagnato per tanti anni nella saga di Final Fantasy, tutti quanti riprodotti ed animati meravigliosamente.
Non mancano i minigiochi, e le attività secondarie abbondano, nella migliore tradizione di Final Fantasy. Tutto questo porta il "computo ore" a livelli stratosferici: ho impegnato 86 ore per terminare il gioco e ho tralasciato alcuni minigiochi completamente (tipo la corsa dei Chocobo), e non ho nemmeno fatto tutte le cacce e alcune missioni secondarie. Normalmente dopo 40 ore mi spacco i coglioni di qualunque gioco, invece qui ho resistito senza problemi... direi quindi che il gioco mi è proprio piaciuto!
La trama è interessante ma, nella tradizione drammatica della serie, piuttosto triste, piena di dipartite, sentimentalismo, sacrificio. Diciamo che una sua coerenza ce l'ha ma sembra sempre mancare qualcosa (ad esempio alcuni personaggi vengono introdotti e poi spariscono nel nulla), ma diciamo che fa giusto il suo dovere e niente più.
Per finire ci sono alcune chicche che impreziosiscono il gioco, quali una fantastica rappresentazione fantasy di Venezia (addirittura con le scritte in italiano!), i già citati brani storici e i tanti minigiochi, gli eoni (pochi ma eccezionali), la possibilità di cambiare i costumi (con relativa influenza sulle statistiche dei personaggi), o di modificare l'aspetto e le prestazioni dell'auto e del Chocobo... insomma, non mancano elementi per divertirsi un sacco!
In definitiva promuovo a pieni voti questo Final Fantasy XV, e prego chiunque nutra pregiudizi nei suoi confronti, di metterli da parte e godersi un gioco davvero ottimo!
Il problema della coerenza è palese. Siamo in un mondo fantasy, c'è una guerra terribile con città distrutte, mostroni enormi che vagano per il territorio, eppure guidiamo un gruppetto di ragazzi che girano in auto per la campagna, dove la gente va in giro col camioncino, si prende gli aperitivi in piazzetta, pesca nei laghetti, pubblica giornali eccetera eccetera. Insomma, non c'è corrispondenza tra ambiente e avvenimenti, tra drammaticità e quotidianità. Il tutto è, a mio parere, molto fastidioso.
Superato però questo evidente difetto, se ci lasciamo prendere dalle meccaniche di gioco allora tutto torna al suo posto. Il mondo è dannatamente bello da esplorare e giocare, ci sono un sacco di cose da fare, mostri da cacciare, missioni da intraprendere. Il tutto mentre i personaggi si sviluppano e diventano sempre più forti, si trovano nuove armi e nuovi accessori, si impara a gestire meglio oggetti e opportunità di combattimento. Già, il combattimento: all'inizio si capisce poco e sembra un po' dagli esiti casuali, ma giocando si impara a leggere quanto avviene sullo schermo (anche se non mancano mai momenti di confusione totale nei quali non si capisce bene nemmeno dove si trovi Noctis), e il gioco decolla, diventando davvero divertente persino per chi preferirebbe un approccio più ragionato che action. Emblematico in questo senso è la meccanica alla base delle magie. Per più di metà gioco non le ho considerate, scoprendo solo alla fine che se confezionate per bene diventano un'arma talmente devastante che è possibile risolvere scontri molto difficili semplicemente tirando la magia giusta (ed infatti ne è consentito un uso piuttosto centellinato).
Dal punto di vista tecnico, niente da dire: ottima grafica, filmati eccezionali, sonoro piuttosto timido ma molto efficace (vogliamo parlare dell'autoradio che trasmette i brani dei vecchi final fantasy?!), con temi meravigliosi. Tra i mosti non mancano i Tonberry, Cyactus, Pyros e tutti quelli che ci hanno accompagnato per tanti anni nella saga di Final Fantasy, tutti quanti riprodotti ed animati meravigliosamente.
Non mancano i minigiochi, e le attività secondarie abbondano, nella migliore tradizione di Final Fantasy. Tutto questo porta il "computo ore" a livelli stratosferici: ho impegnato 86 ore per terminare il gioco e ho tralasciato alcuni minigiochi completamente (tipo la corsa dei Chocobo), e non ho nemmeno fatto tutte le cacce e alcune missioni secondarie. Normalmente dopo 40 ore mi spacco i coglioni di qualunque gioco, invece qui ho resistito senza problemi... direi quindi che il gioco mi è proprio piaciuto!
La trama è interessante ma, nella tradizione drammatica della serie, piuttosto triste, piena di dipartite, sentimentalismo, sacrificio. Diciamo che una sua coerenza ce l'ha ma sembra sempre mancare qualcosa (ad esempio alcuni personaggi vengono introdotti e poi spariscono nel nulla), ma diciamo che fa giusto il suo dovere e niente più.
Per finire ci sono alcune chicche che impreziosiscono il gioco, quali una fantastica rappresentazione fantasy di Venezia (addirittura con le scritte in italiano!), i già citati brani storici e i tanti minigiochi, gli eoni (pochi ma eccezionali), la possibilità di cambiare i costumi (con relativa influenza sulle statistiche dei personaggi), o di modificare l'aspetto e le prestazioni dell'auto e del Chocobo... insomma, non mancano elementi per divertirsi un sacco!
In definitiva promuovo a pieni voti questo Final Fantasy XV, e prego chiunque nutra pregiudizi nei suoi confronti, di metterli da parte e godersi un gioco davvero ottimo!
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