mercoledì 28 novembre 2018

Reprise OUTRUN: due parole sulla versione arcade

OUTRUN  - 1986 - Versione Arcade


Dopo aver giocato per un po' alla versione Megadrive ho voluto ridare un'occhiata all'originale da bar, giusto per vedere se le sensazioni che avevo maturato sulla versione casalinga fossero fondate. Ebbene sì, Outrun resta fuori di dubbio uno dei migliori cabinati della storia, un titolo dalla giocabilità magnetica per niente penalizzato dai 32 anni che si porta sul groppone! 



Certamente appare molto blocchettoso se visto su schermo LCD ampio, richiedendo ad alta voce l'utilizzo di un filtro scanlines. Ma l'estrema fluidità, i colori e la grafica evocativa rendono il viaggio in auto un piacere, oltre che una sfida non da poco. In questo gioco il culo conta fino ad un certo punto, è necessario prima di tutto imparare a memoria ogni curva del percorso, in modo da non trovarsi impreparati e finire fuori strada o, peggio, contro un ostacolo esterno.



I mezzi che si superano sul percorso a volte si mettono veramente tra i piedi, o causano tappi di gruppo, ma la facilità e precisione con cui è possibile fare il pelo senza urtarli è uno degli elementi più esaltanti dell'intera esperienza, anche utilizzando un comando digitale. Il gioco non è quindi facilissimo, ma nemmeno impossibile. Con un po' di perseveranza è possibile arrivare in fondo a tutti e 5 i percorsi e vedere tutto quello che il gioco ha da offrire. Ma anche a quel punto resta il piacere di ripercorrere km per il gusto di guidare tra i diversi scenari.
Outrun è il capolavoro indiscusso di Yu Suzuki.




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